BOSCOREALE – Strepitoso successo della marcia per la pace “Un Natale per la Birmania” a sostegno dei diritti del popolo birmano organizzata dal 1° circolo didattico di Boscoreale, con il patrocinio del Comune. Due cortei colorati di rosso, mille e più alunni delle scuole primarie e dell’infanzia, volo di palloncini con i colori della pace, canti di alunni ispirati alla fratellanza e solidarietà, due minuti di silenzio della popolazione boschese allo scoccare delle campane della Parrocchia Immacolata Concezione, e tante candele accese sui balconi e fuori degli esercizi commerciali interessati al passaggio della marcia, hanno totalmente coinvolto e trascinato la cittadinanza di Boscoreale. I boschesi si sono uniti in un unico abbraccio, a sostegno dei monaci birmani che, guidati dallo spirito della lotta pacifica, della lotta non violenta, hanno spinto la popolazione a vincere la paura del regime e dell’oppressione scatenata dalla giunta militare repressiva in Birmania.
Gli alunni del 1° circolo didattico, amorevolmente seguiti dalle insegnanti e dai genitori, sfidando pioggia e freddo, con indescrivibile partecipazione, e con tanta commozione, hanno lanciato messaggi di pace e di solidarietà indirizzati al popolo birmano. Dalla loro voce innocente giunge questo messaggio, che deve essere metabolizzato e fatto proprio da tutti per vincere la violenza e la sopraffazione che sovente la fa da padrone anche nel nostro Paese: “Una marcia per la pace rappresenta per noi un momento speciale. Il Natale è alle porte. Significa per noi amore, pace e solidarietà, ma ci sono ancora troppe persone e bambini che soffrono in tutto il mondo. Ci sono violenze, terribili guerre e tanta povertà, ma noi non perdiamo la speranza. Pensiamo sia possibile costruire e sostenere la pace nel mondo. Perciò impegniamoci a chiedere la pace per gli anziani ed i giovani, per i deboli ed i forti della terra, per tutti i popoli, senza distinzione di lingua, di razza e di cultura”.
La manifestazione, sotto una pioggia battente, si è conclusa in Piazza Vargas, dove il lungo serpentone si è trasferito da Piazza Pace, con la “cordata dell’amicizia”. Un immenso girotondo di mani innocenti che si sono strette invocando a gran voce la pace nel mondo.
“Con la marcia
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