Una marea di studenti e cittadini ha invaso le strade di Torre Annunziata per la manifestazione “E se toccasse a te?”, organizzata dall’associazione Catena Rosa per sensibilizzare sul femminicidio e la violenza di genere. Partita dal campo sportivo, il corteo si è concluso in piazza Nicotera, sotto il municipio, con interventi istituzionali e testimonianze drammatiche.
Ada Ferri, presidente di Catena Rosa, ha sottolineato l’importanza dell’educazione: “Combattiamo con la prevenzione, insegnando nelle scuole alle ragazze a riconoscere i segnali e ai ragazzi a rispettare le donne”. Cuore dell’evento la toccante testimonianza di Teresa Ragucci, fuggita da abusi familiari grazie al sostegno di associazioni e istituzioni: “Oggi sono libera e lotto per altre donne”, ha dichiarato, oggi a Torre Annunziata come portavoce dell’organizzazione “Non una di meno” di Matera.
Tra gli interventi, quelli di Ilaria Perelli (Presidente della consulta regionale campana per la condizione femminile), che ha sottolineato come gli studenti di Torre Annunziata siano sensibili su queste tematiche, quarant’anni fa contro la camorra, oggi contro il femminicidio, Loredana Raia (Vicepresidente Consiglio Regionale Campania) che ha elencato le leggi emanate dalla Regione a sostegno delle donne e degli orfani delle vittime, e Tania Sorrentino, vicesindaco di Torre Annunziata, che ha ribadito: “La legalità passa dal contrasto alla violenza”.
Gli studenti, in prima linea, hanno scandito slogan e ricordato le 75 coltellate inferte a Giulia Cecchettin e le 12.400 donne vittime del genocidio in atto in Palestina, gridando: “Mai più vittime, mai più silenzio”.
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