venerdì 19 Aprile 2024
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Tre giovani morti di cancro in pochi giorni, comunità sconvolta. Ecco le proposte di politici, giornalisti e attivisti

SANT’ANASTASIA. Ennesimo decesso per cancro nella cittadina anastasiana, solo nell’ultima settimana muoiono tre giovani. La comunità si stringe intorno alle famiglie e vuole risposte sui siti ritenuti inquinanti.

Una triste e cupa settimana nella cittadina anastasiana, che piange tre giovani vite spezzate dal “male oscuro”, “il male del secolo”, un mostro che fa paura solo a nominarlo, il cancro che divora e uccide chi ha la sfortuna di intralciare il suo cammino. Luigi Sabbatino di soli 47 anni dipendente comunale, il giovanissimo Sandro Sabbatino di soli 32 anni e questa mattina la triste notizia della scomparsa dell’avvocato Federico Rizzo per il quale in questi giorni si era riunita in preghiera anche la comunità parrocchiale di cui faceva parte. Troppi morti nell’ultimo periodo, troppi malati, troppi guerrieri che combattano quotidianamente la lotta per la vita. La statistica aumenta, non c’è famiglia anstasiana che non piange un suo caro o che non abbia un congiunto, prossimo o lontano, ammalato di cancro. Nonostante Sant’Anastasia nel 2015 non abbia aderito al patto della “Terra dei Fuochi”, la presenza di ex discariche abusive, di aree sequestrate più volte tra gli anni ’90 e il 2000 oggetto di inchieste giudiziarie per lo sversamento illecito di rifiuti tossici nel sottosuolo e i vecchi stabilimenti industriali, oggi abbandonati, hanno riacceso paura e rabbia tra i cittadini. Già domenica 8 aprile sono iniziate le prime proteste e iniziative per la sensibilizzare la comunità su questa scottante tematica. Il primo, un flash mob sul tema “Stop al cancro” organizzato dai reporter Ciro Colombrino e Mimmo Iossa si è svolto tra le strade di Madonna Dell’Arco. Un corteo di semplici cittadini a cui hanno partecipato anche alcuni malati di cancro, hanno richiesto a gran voce, come primo passo, la rimozione di amianto presente sul territorio e sono state raccolte firme per la creazione di un comitato. Tra le molteplici finalità c’è anche l’intenzione di riportare alla luce le vecchie inchieste giudiziarie che hanno coinvolto “aree e siti” ritenute altamente inquinati. Presenti l’onorevole Gianfranco Di Sarno, l’assessore Mariano Caserta e i consiglieri di opposizione Raffaele Coccia e Annarita De Simone. E’ sceso in campo anche il giornalista Francesco De Rosa che ha dato appuntamento a tutta la cittadinanza, nel pomeriggio di domenica, al teatro dei francescani di Sant’Antonio per la creazione de “Comitato civico per la tutela della salute pubblica a Sant’Anastasia” del tutto apolitico e si interesserà principalmente di dati, bonifiche, registro delle mortalità, ricerca, screening e osservazione sulla qualità dell’acqua e dell’aria che respiriamo. Proprio De Rosa dal suo profilo Facebook invoca alla cittadinanza unione su questa terribile problematica: “Davanti ad un fatto serio e drammatico come le morti premature di tante care persone, riusciremo nel paese dei miei natali a fare comunità. Senza attori principali, senza polemiche, senza protagonismi. Uniti in un comitato civico per essere più comunità, per amare di più l’ambiente, per rispettare di più gli altri, per fare prevenzione, per combattere assieme il “brutto male” che inquieta la vita di tante persone”. Padre Roberto Sdino da sempre impegnato su questa terribile tematica, all’ennesimo decesso, si rivolge al paese con parole cariche di dolore: “ti invito ad alzarti e a far sentire la tua voce, che sia di dolore, di rabbia e di preghiera per quanto sta accadendo”. Anche l’attivista Miriam Corongiu da anni impegnata nella lotta all’inquinamento e lo sversamento illecito dei rifiuti tossici, dai social spiega: “Dopo manifestazioni epocali e battaglie capillari su tutti i territori, dopo i movimenti delle mamme-orfane e l’insorgere della resistenza ambientalista più forte in Italia, dopo quella NO TAV, si scopre finalmente (e purtroppo, per chi ha perso la vita e per i loro cari) che esiste la Terra dei Fuochi. Per fortuna, non tutti cominciano adesso su questo tema e su questo stesso territorio. E soprattutto, se davvero ci sarà la volontà di intraprendere un percorso serio dal basso, non troppo lontano ci sono già esperienze e modelli da seguire.” Dichiarazioni anche dal mondo politico, il consigliere di opposizione Carmine Capuano dichiara: “È mancato un altro giovane padre di tre figli. Il motivo è sempre lo stesso.
Siamo vicini alla sua famiglia. Poiché tutti abbiamo necessità di risposte, ho chiesto la copia di tutti i verbali di sequestro dei siti contaminati di Sant’Anastasia e la verifica dei siti privati dove c’è presenza di amianto”. Nel frattempo il primo cittadino Lello Abete attraverso la sua pagina social dichiara: “L’amministrazione comunale si è da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e della salute dei propri cittadini. Abbiamo posto in essere, in ogni momento e per ciò che attiene alle nostre competenze, azioni mirate alla tutela ambientale e del nostro territorio. Nei prossimi giorni organizzeremo una conferenza informativa molto interessante con esperti oncologi e di ecologia sui fattori di rischio per comprendere meglio la situazione”.

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