Pomigliano. “Nei giorni scorsi l’amministrazione ha convocato in “seduta segreta” i lavoratori di Pomigliano Infanzia, come fosse un’azienda privata e non una Fondazione sostenuta dalle tasse e dalle rette dei cittadini. Soprassediamo per rispetto della città sia sul mancato invito alle opposizioni sia sul maldestro allontanamento dei consiglieri Fiacco e Mercogliano, responsabilmente accorsi per garantire un minimo di trasparenza.
Andiamo al sodo: nonostante 1 milione di euro di debiti accumulati dal 2016, di cui quasi 400mila accumulati negli ultimi mesi con scelte irresponsabili e ingiustificabili omissioni, l’amministrazione non ha ancora un piano serio e credibile e rinvia le decisioni alle calende greche.
Nonostante la nostra scontata assunzione di responsabilità sul futuro del servizio e dei lavoratori, non possiamo accettare che l’amministrazione resti ancora inerte, e addirittura provi a scaricare le colpe sui lavoratori, al fine di creare pretesti e alibi in vista delle dolorose ripercussioni di anni e anni di gestione scellerata e clientelare.
Quelli che hanno “comandato” la Fondazione hanno nomi e cognomi noti a tutti, anche se oggi si nascondono. Si alzino in piedi e ammettano i loro errori. Solo così si potrà rifondare su basi credibili.
Noi non ci tireremo indietro da nessun punto di vista, ma non faremo da paravento ai colpevoli. Coprire gli errori non aiuterà nessuno, anzi causerà un disastro ancora maggiore. Ne siano tutti consapevoli, anche famiglie e lavoratori”, la nota congiunta di Rinascita e Per.

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