NAPOLI. “Washing The Pink – Vai oltre il rosa” è un progetto di Sandra Castiello con la collaborazione dei giornalisti Paolo De Luca e Cristina Zagaria, patrocinato dal Comune di Napoli.
Le fotografie che costituiscono la mostra fotografica sul tema affrontato sono di G. BARBATO.
Il video spot di Andrea Vecchione.
Lo spot omonimo, metaforico e delicato, intende sensibilizzare nei riguardi di una malattia così tanto diffusa nel mondo femminile e contemporaneamente denunciare il fenomeno del PINKWASHING.
Il progetto, che nel nome riprende il fenomeno del PINKWASHING – rovesciandone il significato e la sintassi – affronta la problematica del cancro al seno e del diffuso fenomeno di strumentalizzazione di questa malattia per fini commerciali.
Una donna su 8 è colpita dal cancro al seno, ed il 30% di queste donne ammalate vede il cancro diffondersi dal seno ad altri organi, e muore.
C’è chi su questi numeri ci guadagna e lo fa nascondendosi dietro un accattivante e rassicurante “nastro rosa”.
Dietro questo rosa c’è il Pinkwashing, un’operazione di marketing su cui si fonda l’industria del cancro al seno. Attraverso la vendita di prodotti “rosa” e della relativa raccolta fondi, si porta a credere nell’acquirente di essere di aiuto alle donne ammalate e di far parte di una lotta di successo che presto porterà a una cura definitiva, che debellerà il cancro al seno.
In apparenza lodevole, questa campagna nasconde molte ombre: come il fatto che solo una minima parte dei proventi vada realmente alla ricerca contro il cancro; mentre le compagnie farmaceutiche e cosmetiche coinvolte commercializzano anche prodotti cancerogeni.
Che fine fanno i fondi per la ricerca raccolti per la lotta al cancro al seno? – ci chiediamo. Quanti di questi soldi vengono utilizzati per studi volti a determinare le cause ambientali e alimentari della malattia – così tanto incisive soprattutto nella Terra dei Fuochi? La prevenzione e la promozione della salute sono realmente al centro degli interessi di queste operazioni di marketing? Perché si lotta per la cura e non per la prevenzione non diagnostica, come la cura dell’ambiente e dell’alimentazione?
É necessario un radicale cambiamento di approccio e di modalità per sconfiggere quella che ormai è una vera e propria epidemia che terrorizza l’universo delle donne.
Noi ci opponiamo a questa cultura commerciale sul cancro al seno, chiedendo un cambiamento della società, e lo facciamo iniziando con un’opera di “Washing the pink”: togliamoci di dosso tutto questo rosa, liberiamoci da questo velo che edulcora la malattia e agiamo!
“Washing The Pink – Vai oltre il rosa” è un progetto che non si avvale di alcun contributo economico proveniente da enti o associazioni, nè di uno sponsor.
E’ un progetto che nasce dal contributo volontario e gratuito di giovani professionisti napoletani, che hanno messo a disposizione di questa causa la propria arte e cultura, nonchè i propri ideali.
Per sostenere le spese vive del progetto – che, oltre al video-spot, presenterà in un evento no profit l’istallazione di una campagna fotografica presso il Palazzo delle Arti di Napoli (Pan) inerente alla tematica trattata – noi chiediamo un vostro piccolo contributo.
Per tale ragione abbiamo presentato su Derev una raccolta fondi.
A questo link troverete ogni informazione in merito e il link per la raccolta fondi.
Le date per la presentazione del progetto sono: al Pan mostra fotografica dall’11 al 16 maggio, con evento e presentazione del progetto il pomeriggio del 12 maggio.
E qui di seguito, la pagina fb del progetto
Pagina fb

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