SOMMA VESUVIANA. Ieri il Movimento 5 stelle di Somma Vesuviana contestava all’amministrazione comunale di non aver presenziato al “No Gori Day”. La risposta del vicesindaco Gaetano Di Matteo non si fa attendere. Replica direttamente dal suo profilo Facebook.
“Io comprendo che molti siano abituati al presenzialismo”, scrive il vicesindaco della giunta di Pasquale Piccolo, “magari salottiero o di piazza, come forma suprema del pensiero e dell’agire politico, ma a me sembra che sulla questione Gori si stia prendendo un granchio piuttosto grosso. Come amministrazione Piccolo siamo stati tra i primi comuni dell’Ambito ad aprire uno sportello reclami di supporto alla cittadinanza affinché i contribuenti non venissero abbandonati di fronte all’ingiustizia del recupero delle “partite pregresse ante 2012” (magari perché non raccogliete le testimonianze di quegli anziani che hanno dovuto sborsare il contributo a qualche Caf per presentare il reclamo o a quelli che hanno dovuto pagare per le raccomandate inviate a Ercolano!). Questa è stata la nostra principale forma di “presenzialismo”, tra la gente, a loro sostegno. Detto ciò posso dire che trovo interessante tutte le forme di protesta e tutte le rimostranze a favore “dell’acqua pubblica”, ma bisogna capirne sempre e comunque costi, competenze e vantaggi . Sul ciclo delle acque non si possono confondere ruoli e competenze. Ci sono le competenze dei gestori, quelle dei Comuni e c’è il ruolo di programmazione della Regione. E, soprattutto, c’è il rispetto delle leggi nazionali alle quali anche la normativa regionale deve adeguarsi. Di recente il Governo Renzi, nello Sblocca Italia, ha ulteriormente cambiato le modalità di organizzazione del ciclo e l’autonomia legislativa delle Regioni. Servono piani di sviluppo e risorse per mettere in piedi un ciclo alternativo e virtuoso che renda davvero efficiente la gestione dell’acqua pubblica. Serve un minimo di consapevolezza per comprendere che taluni costi, come quelli relativi ai sistemi fognari e depurativi, per legge devono essere coperti dalle tariffe. E’ a mio avviso giusto chiedere un ridimensionamento dei costi delle gestione delle acque, così come è giusto che finisca la lottizzazione politica che per anni ha contraddistinto questo settore, con tutti i partiti politici protagonisti, ma sarebbe anche giusto che si prendesse coscienza che non basta la demagogia per risolvere i problemi. Per risolvere le annose questioni che gravano sui cittadini serve coraggio certo, ma anche lucidità, fermezza ed un pizzico di umiltà. Buonaserata GDM.

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