sabato 27 Aprile 2024
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Crisi idrica, ritorna il servizio anche se a singhiozzo

La tensione è alta a Somma Vesuviana, dove diverse strade sono rimaste bloccate per tutta la giornata. È da stamattina che decine e decine di cittadini protestano per i disservizi idrici che si protraggono oramai da sei giorni. I sit-in hanno interessato diversi punti centrali per il traffico automobilistico. Gli abitanti del centro storico, primi a scendere in piazza, hanno presidiato la strada antistante palazzo Torino, numerosi cittadini di altre zone del paese occupavano invece via Aldo Moro all’altezza di via Roma e della prima traversa Turati, mentre altri ancora erano in via Circumvallazione e in via cupa di Napoli. I cittadini sono esasperati, si sentono trattati da animali. La rabbia verso l’amministrazione comunale è tanta, si rimprovera il Sindaco di non fare abbastanza per risolvere la situazione, che va avanti da tempo immemore. Un’opinione diffusa tra i contestatori (ma non confermata da fonti ufficiali) è che l’acqua venga dirottata verso altri Comuni, al fine di ottenere vantaggi economici. Ad ogni modo, il primo cittadino stamattina ha partecipato, insieme a tre manifestanti, ad una riunione convocata dall’Ente d’Ambito Sarnese. Erano presenti anche il comune di Ercolano e quello di Ottaviano, mentre San Sebastiano, Massa di Somma e Torre del Greco non avevano rappresentanza, sebbene fossero interessati dalla stessa situazione di emergenza idrica. Pasquale Fontana, intervenuto alla riunione in nome della regione Campania, ha chiarito che il problema dipende da una carenza storica decennale, e non, come si sostiene nella versione ufficiale della GORI, dal crollo della “galleria” che approvvigiona la centrale di San Clemente avvenuta l’11 maggio di quest’anno. Lo scaricabarile tra GORI e Regione, ad ogni modo, non serve ai cittadini, che, dopo aver ringraziato il sindaco per l’impegno dimostrato, promettono che nei prossimi giorni saranno ancora in strada a protestare.

Per quanto riguarda le prospettive future, la Regione confessa che il livello di pressione necessario per far sì che l’acqua arrivi nelle zone più a monte del paese potrà essere assicurato solo tra 10-15 giorni. Intanto, su richiesta dei rappresentanti dei comuni presenti, la GORI fornirà, in caso di emergenza, un adeguato servizio sostitutivo a mezzo di autobotti. Sarà solo entro la fine dell’anno 2010, quando saranno completati i lavori del cosiddetto “Sistema Alto”, che il problema sarà risolto definitivamente.

Il tavolo permanente istituito per fronteggiare l’attuale situazione di “crisi idrica” si riunirà il giorno 21 giugno 2010 alle ore 16.00 e vedrà nuovamente a confronto i Comuni interessati, la Regione, la GORI e l’Ente d’Ambito Sarnese.

Gennaro Addato

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