giovedì 18 Aprile 2024
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Escalation criminale, lo sport contro le mafie. Parlati: “Educatore silenzioso”

NAPOLI. Escalation criminale, lo sport contro le mafie. Parlati: “Combattere le mafie anche con lo sport, educatore silenzioso per i giovani”.

“ Lo sport contro tutte le mafie, un educatore silenzioso che in  modo invisibile non infastidisce i giovani,  proiettando gli stessi  in un percorso sociale  di crescita e di insegnamento necessario per ristabilire quell’equilibrio civico e sociale che sta letteralmente vacillando nelle ultime settimane” Ecco la posizione di Gennaro Parlati,  a margine dell’escalation criminale che sta devastando la tranquillità dei napoletani dopo i fatti di Secondigliano e del Rione Sanità.

“ Ho apprezzato tantissimo l’intervento su Il Mattino di Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia , che ha posto l’accento sul recupero sociale dei giovani partenopei, invitando le istituzioni pubbliche ad erogare anche più fondi per lo sport e l’impiantistica sportiva. Concordo pienamente con il magistrato , l’intervento militare fine a se stesso non può bastare. Da ex judoka, quindi dal  ‘campo’, o meglio dal ‘tappeto’,  posso tranquillamente sostenere e veicolare   l’utilità  sociale e culturale della pratica sportiva.”. Gennaro Parlati è stato uno judoka, per oltre 20 anni ha difeso i colori delle Fiamme Oro, l’organizzazione sportiva della Polizia di Stato.

“ Ormai è diventato necessario ed opportuno, inserendo nei capitoli di bilancio del Comune di Napoli e della Regione Campania i fondi necessari  per garantire l’accesso gratuito ai corsi sportivi per i giovani dei territori , utilizzando storiche e prestigiose associazioni sportive dilettantistiche che negli anni hanno dimostrato la loro capacità di sottrarre manodopera alla criminalità organizzata.  –  ecco la proposta di Gennaro Parlati – L’esigenza  di combattere in modo efficace  la criminalità si sente più forte nelle aree periferiche dimenticate dalla ricerca spasmodica del sindaco De Magistris di diffondere una “cartolina turistica” della città che esiste solo nella mente dell’attuale  primo cittadino partenopeo. Queste aree urbane sono ostaggio della malavita organizzata, vere e proprie zone di guerra, le esperienze dei maestri dello sport può valere più di un milione di soldati. Risulterebbe sbagliato non agire subito.”

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