CAMPOSANO. “L’onorevole nolano Paolo Russo ed il sindaco di Camposano Francesco Barbato hanno una cosa in comune: sono entrambi figli della demagogia politica”. E’ quanto dichiara Carmela Rescigno, consigliere comunale di Camposano, commentando le recenti dichiarazioni alla stampa dei due politici in merito alla realizzazione degli impianti di compostaggio.
“Con le loro dichiarazioni inesatte, infondate e buone solo per gli slogan elettorale sugli impianti di compostaggio sono capaci di rendere credibile anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca” sostiene Rescigno.Per Rescigno – “Russo e Barbato sugli impianti di compostaggio fanno terrorismo psicologico. Gli impianti se realizzati secondo le procedure previste dalla legge e sottoposti ai dovuti controlli rappresentano non solo la risoluzione del problema della frazione organica evitando che i rifiuti viaggino per centinaia di chilometri ma soprattutto un’occasione di ricchezza, sviluppo e occupazione. Gli impianti compostaggio potrebbero generare energia elettrica, acqua calda per edifici pubblici nonché centinaia di posti di lavoro. Accostare la realizzazione degli impianti di compostaggio alle ecoballe rappresenta non solo una cattiva informazione ma costituisce un terrorismo psicologico figlia di scarsa conoscenza dei meccanismi di trattamento della frazione organica”.
“A De Luca invece andrebbero sottoposti altri interrogativi. Innanzitutto, perché gli impianti devono essere realizzati con risorse pubbliche quando potrebbero essere costruiti tramite investimenti privati. E poi, quale logica abbia portato a partorire l’ idea di realizzare in Campania 22 piccoli impianti considerato che un impianto più grande con una capacità di smaltimento maggiore ha un costo minore. Esempio: un impianto di 30mila tonnellate annue costa circa 20 milioni di euro rispetto ad un impianto di 150mila tonnellate annue che costa 50/60 milioni di euro” – spiega l’esponente di Fratelli di Italia.
“Purtroppo – conclude Rescigno – Russo e Barbato continuano a dire bugie sulla pelle dei cittadini per interessi politici personali, privando il territorio nolano di ogni opportunità di crescita e sviluppo”.
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