giovedì 1 Maggio 2025
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Proposte e accuse nel Consiglio in cui si discuteva del Casamale

SOMMA VESUVIANA. Molti assenti, tra il pubblico e tra i consiglieri di maggioranza, tante chiacchiere, pochi fatti, molte speranze. Il consiglio comunale monotematico sul Casamale e le sue criticità si è concluso in poco più di due ore con le promesse della maggioranza appena insediata e le richieste dell’opposizione.

“Tutte le amministrazioni comunali dal 1999 ad oggi hanno deliberato progetti per il Casamale”, ha esordito il consigliere di Forza Italia Giandomenico Di Sarno, “la delibera che propone il mio partito chiede di usare materiali che lascino inalterata la bellezza artistica del borgo. Venga effettuato il censimento degli edifici pubblici e privati e sia previsto un contributo economico per famiglie impossibilitate a mettere in sicurezza le proprie case oltre agli sgravi fiscali”. A leggere nel dettaglio la proposta di delibera e a spiegarla ci ha pensato poi il capogruppo di Fi, Giuseppe Sommese. “Vogliamo capire perché i cittadini sono stati privati di questa importante festa e quali sono gli interventi che si intendono fare per la messa un sicurezza del quartiere”, ha detto, “Per parlare del Casamale dobbiamo convocare 6 assessori su 7, sindaco lei ha spacchettato così tanto le deleghe che ci fa capire anche da questo quale sia l’interesse reale per il centro storico. Vorremmo sapere se avete fatto le ordinanze di ripristino, se avete rimosso i pericoli per la pubblica incolumità, quali interventi avete fatto. Oggi ci sono 7 consiglieri di maggioranza (erano presenti Nocerino, Iorio, Marigliano, Beneduce, Barone, Granato e Piscitelli, ndr) vorrei ricordare ai colleghi che anche se è il 7 agosto si viene in consiglio comunale a dire cosa si intende fare e dare ai cittadini qualche risposta più concreta. Forse della festa e del borgo avete colto solo l’aspetto esteriore senza capire cosa davvero significa, non avete colto gli sguardi delle persone che vi vivono, l’amarezza, la delusione. Noi per non perdere tempo abbiamo preparato una proposta di delibera per il consiglio comunale, una delibera che saranno poi i tecnici a strutturare e portarla in consiglio a meno che non ci sia volontà di dare subito un voto favorevole per mettere in atto la dinamica che da anni ci si aspetta. Quando mi dite che noi eravamo al governo fino a poco fa rispondo che quello che leggete nella nostra proposta è il risultato dell’attenzione che abbiamo messo in atto per reperire i fondi necessari”.
“La città deve sapere che sono più di 10 anni che sul quartiere è sceso il buio”, ha dichiarato Giuseppe Auriemma (Pd), “Quando cerchiamo soluzione al problema dobbiamo capire se le condizioni che lo hanno creato sono ancora attive. La politica è stata deficitaria in ordine di prevenzione e gestione dei servizi pubblici. Il Prg già nel 1975 prevedeva impegni nel centro storico, e anche il fatto che rientra nel Parco nazionale del Vesuvio prevede un piano di recupero che va attualizzato. Gli unici interventi fatti al Casamale risalgono al 2001, all’amministrazione di centrosinistra, si è fermi al 2006 si sono persi tanti treni per la progettazione. Ora è giusto non ripetere gli errori. Il sindaco ha fatto sua una nostra proposta elettorale, cioè di far si che la festa delle Lucerne e la processione del venerdì santo diventino beni immateriali patrimonio dell’Unesco, ma il percorso è lungo e la commissione internazionale non può trovare il borgo così indecente. Ridiamo ai cittadini e al mondo il Casamale che aspettano da anni”. E Giuseppe Nocerino (Progetto Somma) : “Stiamo celebrando un consiglio su richiesta della minoranza perchè ci troviamo di fronte ad una responsabilità che il sindaco, come cittadino e come uomo, non ha voluto prendere. Va apprezzata la sua umiltà con cui ha detto chiaramente a noi consiglieri e ai cittadini che la situazione andava vista con chiarezza per non fare come in altre città dove i consigli comunali si celebrano per le condoglianze. Ringrazio chi ha convocato il consiglio e il mio attestato di stima va al consigliere di opposizione Antonio Granato, che ancora non ha fatto alcun intervento che vada ad accavallare quello del capogruppo, gli va dato atto che è il leader opposizione che col silenzio ha dimostrato lungimiranza politica. Non Auriemma, che difende parte del Pd che è fuori dalla democrazia vera che dice cose che non rispondono al vero. Quella amministrazione cui fa riferimento e in cui stetti per breve tempo, il Psi poi diventato Pd mise in difficoltà l’Amministrazione D’Avino che dovette governare ultimi 6 mesi e approvare l’ultimo bilancio con il voto del sottoscritto che era subentrato a Luigi Mele eletto in Alleanza nazionale. Invito Auriemma a verificare la considerazione politica su quel progetto, per il famoso piano colore i soldi non sono mai arrivati, invece i progetti sono stati fatti sempre dagli stessi architetti, smettiamola di fare demagogia sul Casamale. Sommese, lei poggia delibera su qualcosa che non è ancora istituzionalizzato, non esiste alcun progetto se non viene fatto dai residenti e cominciare ad agire con gli strumenti ed il primo è dotate e ufficializzare nello statuto comunale i comitati di quartiere. Questa Amministrazione vuole fare le cose in modo trasparente e dire alla gente quello che davvero si può fare”. Crescenzo De Falco (Pd) ha posto l’accento, a suo dire, sull’incapacità dei dirigenti: “Sommese sta dimostrando una eloquenza che non ha mai avuto finora, bastava che in passato questa delibera che ha proposto oggi la proponesse al suo sindaco e alla sua maggioranza e sarebbe diventata operativa. Forse adesso che è venuto meno il suo padre putativo, il sindaco, ci riempie di consigli utili. Purtroppo devo ricordargli che non è più di sua competenza. Penso che la maggioranza si attiverà in tal senso, altrimenti troverà l’opposizione ferma del Pd. Intanto i miei colleghi di partito sono stati subito traditi da Forza Italia, hanno firmato l’ordine del giorno e penso che una proposta così articolata come quella di Sommese, quantomeno andava condivisa. Si vede che per ottenere visibilità politica si fa anche questo. Va sottolineato che se siamo a questo punto con il Casamale la responsabilità è dell’incompetenza dell’ufficio tecnico, dirigenti che non stanno facendo il bene di Somma. Il loro compito non lo fanno bene, ci hanno fatto perdere molti fondi ora bisogna lavorare per ridare dignità ad un quartiere così importante”. E Vincenzo Piscitelli (Aurora): “Non è costruttivo ritornare indietro di 15 anni, sembra che non vogliamo assumerci le responsabilità che oggi ci vedono sedere in per risolvere il problema. La delibera proposta dal capogruppo di Fi è già obsoleta, il copia incolla cambiate soltanto lire in euro di quello presentato ai tempi dell’Amministrazione D’Avino. Oggi stare al Casamale vuol dire parlare tante diverse lingue e se si considerano i cittadini ultraottantenni anche il napoletano, dobbiamo dare a loro la volontà di vivere al Casamale, altrimenti ci limitiamo alle passeggiate da campagna elettorale che non lasciano nulla, se non ridiamo la volontà ai cittadini di vivere il centro storico lo seppelliremo. Non bersaglieremo la proposta dell’amico Sommese perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa, ma deve sapere che noi siamo lavorando per il borgo per mettere il famoso punto e ricominciare”. “Vorremmo sapere”, ha detto poi Giuseppe Di Palma (Fi) rivolto al presidente del consiglio Pasquale Di Palma, “perchè questa seduta non si è tenuta al Casamale come avevamo chiesto e perchè i tecnici e le personalità che avevamo invitato non ci sono, hanno preferito non venire o avevano altri impegni ? (ma la risposta però non è arrivata, ndr). Voglio chiarire che l’avvocato Piccolo è sindaco di tutti, non soltanto dei vincitori, amministra con tutta la città. Quando l’opposizione si preoccupa di convocare consigli comunali e fare proposte da discutere nelle competenti commissioni c’è soltanto da essere contenti, è la buona politica di cui tutti parlano poi se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Riguardo la festa il sindaco ci faccia sapere che fine hanno fatto le ordinanze, qual è lo stato dell’arte e infine se si sta già approntando qualcosa per la futura celebrazione”.

A ribadire l’attenzione per il centro storico il sindaco Pasquale Piccolo. “Stiamo dando la giusta attenzione al Casamale, mai una giunta si era recata di persona nel borgo per sapere quali sono i problemi”, ha riferito, “Prima di arrivare a queste ordinanze abbiamo interloquito con il comitato che organizza la Festa, avevano ipotizzato l’arrivo di oltre 50mila avventori, mi sono preoccupato. Ragion per cui mi sono posto il problema, avrei potuto mettermi la fascia e accendere la prima lucerna, ma non potevo non pensare che si rischiava un’ecatombe. Pensare che 3mila persone dovevano camminare in strada in cui potevano cadere dei calcinacci e in quel caso si poteva morire per la ressa, non me la sono sentita. Mi aspettavo un plauso non sciacallaggio politico, stiamo lavorando per creare comitati di quartiere. Per quanto riguarda le ordinanze, un paio sono state già eseguite in danno, di altre stiamo ancora cercando di capire chi sono i proprietari, non voglio far sentire i casamalesi figli di un Dio minore, questi problemi non riguardano soltanto il Casamale, ecco perchè stiamo lavorando alla riqualificazione di tutte le periferie. Prenderemo in considerazione la proposta di Sommese e vediamo se ci sono i fondi, certo noi la Festa la vogliamo fare il prossimo anno e non siamo affatto insensibili al problema”.

E Sommese ha replicato: “Si chiama proposta perché va valutata e sviscerata e le commissioni consiliari sapranno fare il loro lavoro se ci sta la volontà di risolvere il problema del centro storico. Lei nel suo intervento ha paventato questo interesse. Dobbiamo capire che se i cittadini avessero voluto agire da soli il borgo non sarebbe in queste condizioni”. E rispondendo a De Falco: “Vuole farci la morale su come abbiamo lavorato in sei anni, se abbiamo ben amministrato, si dimostra sensibile ai problemi della città dovrebbe spiegare cosa ha fatto lui che da 20 anni gira tra vari consigli comunali, cosa ha fatto dal 1993? Certo è in politica da molti anni più di me. Sindaco non vogliamo entrare in contrasto, ma siccome noi siamo freschi di amministrazione e stavamo sulla giusta strada per dare risposte ai cittadini riteniamo di essere da aiuto a lei e alla sua amministrazione, del resto il 49% della sua maggioranza faceva parte della nostra. Ripescare cose che vengono dal passato non serve, non siamo qui a dire chi ha sbagliato noi ci siamo posti il problema. Piscitelli questa non è il copia-incolla di altri documenti, nè il ritorno al passato, ma riprendere quello del parco nazionale che riguarda i centri storici noi chiediamo di finanziare i lavori con fondi comunali che vanno presi dalla Tasi e dall’Imu così cominciamo opere di messa in sicurezza. I 700 mila euro indicati nella delibera possono essere pochi, ma sono l’inizio”.
Il consigliere del Pd De Falco non ha perso tempo a ricordare al collega cosa ha realizzato in anni di politica. “Non riesco a ricordare tutto quello che ho fatto in tanti anni, ma ci provo”, ha commentato, “Una delle prima azioni fu rivedere appalto del cimitero che veniva gestito, da 50 anni, da una società esterna che lucrava sui cittadini, cosa che poi l’amministrazione Allocca ha ripreso. Abbiamo acquisito l’area Simmons dal curatore fallimentare per realizzare centro sportivo, avevamo i fondi che sono stati persi con la gestione Allocca. Abbiamo realizzato Piano Viabilità e Piano Parcheggi cosa che Allocca non ha mai realizzato. Noi abbiamo approvato regolamento comunale sulle ‘luci sulla città’, riqualificazione di cui stiamo parlando, avviato la metanizzazione che mancava a Somma da 30 anni mentre gli altri Comuni vicini la avevano. Rifatto illuminazione nel centro cittadino, pali che avevano 50 anni e potevano cadere sulla testa dei cittadini. Abbiamo approvato anche la Geset portando incassi che il Comune non aveva mai avuto e altri hanno aspettato per inserire amici e parenti. Abbiamo comprato il castello d’Alagno, e sono soltanto alcune delle cose fatte”.
“Ci prendiamo tutti insieme un impegno”, ha commentato Giuseppe Cimmino, capogruppo del Pd, “dobbiamo dare massima attenzione al centro storico, pensare al Piano di razionalizzazione del traffico, l’ analisi del sottosuolo, un censimento dei cittadini stranieri. Mettere a sistema una cabina di regia che coordini tutto, sarebbe stato opportuna una delega al centro storico che punti ai numerosi finanziamenti comunitari”. Poi la parola è passata al vicesindaco, intervento che però per De Falco non era legittimo, l’assessore sarebbe dovuto intervenire in fase di dibattimento e non durante le conclusioni, pena la possibilità di creare un precedente, ma alla fine dopo qualche minuto di tensione, con l’impegno che a Gaetano Di Matteo si sarebbe potuto replicare, il presidente del consiglio ha ritenuto di dovergli concedere l’intervento in aula. “Ho chiesto la parola”, ha spiegato il vicesindaco, “perchè sono stato tirato in causa dalla proposta fatta da Forza Italia, proposta che andremo a studiare e terremo in considerazione. La giunta è giovane e si è trovata ad affrontare alcune situazioni di contingenza, ma sta dimostrando massimo impegno. Sono un cittadino del Casamale, conosco bene il tessuto sociale del centro storico e non stiamo sottovalutando nulla, in questi giorni abbiamo cominciato la messa in sicurezza di alcune criticità, come le facciate e i balconi per questo ci tengo a dire che non è vero che le ordinanze sono inutili, anzi alcuni cittadini si stanno già muovendo e fatto le dovute richieste. Riguardo l’ipotesi di sgravi fiscali lo valuteremo ed eventualmente faremo una controproposta. La giunta si sta muovendo, questo è importante che si sappia”. E De Falco ha ribadito: “Intervento inutile e ripetitivo che copre il sindaco”. Alla fine si è discusso di cose che si dovranno fare, ma che per ora sono lontane.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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