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Acerra. Devastazione auditorium, il Comune si costituirà parte civile

ACERRA. Devastazione nell’auditorium della Scuola Ferrajolo – Siani, il Sindaco Lettieri: “Il Comune si costituirà parte civile. Istituzioni, Scuola, Famiglie e Chiesa hanno fallito”

“Le immagini di violenza e devastazione dell’auditorium della Scuola Ferrajolo – Siani di Acerra da parte di alcuni ragazzi, molto giovani, sono a dir poco disarmanti e difficili da commentare” spiega il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri in merito ai filmalti di alcuni ragazzi che si sono ripresi mentre spruzzavano il contenuto degli estintori nell’auditorium della scuola, inaugurato solo da qualche anno. Il primo cittadino annuncia: “Ho già comunicato questa mattina alla dirigente scolastica che il Comune di Acerra si costituirà parte civile in qualsiasi procedimento scaturisca dalla denuncia presentata e sono certo che le Forze dell’Ordine individueranno i responsabili di quei vili atti. Costringeremo le famiglie a ripagare i danni di quanto vigliaccamente compiuto. Su questa vicenda sono d’obbligo delle riflessioni però: questi ragazzi hanno devastato con una violenza gratuita un bene pubblico, la scuola, magari anche l’istituto scolastico che hanno frequentato, ed è già un gravissimo atto. Senza pensare a nessuna conseguenza della violenza compiuta hanno anche postato le immagini sui social, amplificando la portata del reato commesso senza badare neanche minimamente alle possibili conseguenze. Mi sembra chiaro che da questa brutta storia emerga chiaro il fallimento di tutti: Istituzioni, Scuola, Chiesa e Famiglie. Abbiamo fallito. Non abbiamo saputo insegnare, seguire, educare e far crescere i nostri figli. E non abbiamo fatto capire loro neanche la gravità delle loro azioni e del reato commesso. E’ evidente che i linguaggi che parliamo, che abbiamo utilizzato finora, non hanno saputo intercettare questi giovani. Sono certo che allo sdegno di oggi, seguirà domani la reazione della parte sana. Tutti noi dovremo ripensare il nostro modo di dialogare con questi giovani. Con queste parole chiedo a tutti di lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Mettiamoci a lavoro immediatamente per i nostri figli. Siamo forti, ma insieme saremo più forti”.

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