Home Appuntamenti Acerra: Una domenica bestiale con la ‘Beat Cerranescion’

Acerra: Una domenica bestiale con la ‘Beat Cerranescion’

Il musicista Tonino Tedesco presenta l’album dei ricordi della musica acerrana nel segno del beat degli anni 60-70.

Domenica 23 ottobre la ‘Woodstock acerrana’ vedrà sul grande palco della Villa Comunale i due complessi musicali della New Napoli Sound Band e le Frequenze Diverse esibirsi insieme ad alcuni protagonisti di quegli anni. Un amarcord emozionante. Un ritorno al passato con le emozioni del presente. Ricordando anche chi non c’è più.

Acerra – C’era una volta il Beat, il genere musicale tanto odiato dal Molleggiato (che amava invece il Rock). E c’era una volta un bassista acerrano, musicista storico della città di Paolo Cinella, che scoprì che erano stati tantissimi i ragazzi che decisero di suonare e cantare nei famosi complessi (oggi band o gruppi) in quei favolosi anni ’60 Tonino Tedesco raccontaci. Svelaci com’è nata l’idea di creare un album dei ricordi della musica acerrana.

“L’idea è nata per puro caso, in quanto avevo cominciato a postare foto dei complessi nei quali avevo suonato con i nomi dei musicisti e un po’ di storia e notavo, dai commenti, che alle persone piaceva molto ricordare quel periodo dei complessi e questa cosa mi ha spinto a fare ricerche su altri complessi, raccogliendo foto e testimonianze dell’epoca. Alla fine mi balenò l’idea di pubblicare tutto in un volume”. Maestro, è meglio Il Beat o meglio il Rock?

“Il Rock era quello che era, ma quello era il momento del Beat. Anche se il Beat era una costola della musica Rock. Ha segnato un epoca”. Com’è cambiata la musica da quegli anni ’70 in poi?
“La musica è cambiata rinnovandosi continuamente, si modifica. Oggi c’è il Rap, ma c’era anche prima col brano di Celentano ‘Prisencolinecinanciusol’. A me il Rap non piace, come non mi piacevano le canzoni di Claudio Villa. La storia si ripete con i giovani di oggi, che amano Clementino e non i Camaleonti”. “Era un periodo magico quello Beat. Prima la musica era eseguita dalle orchestre o bande, cioè da persone che avevano studiato musica (le jazz-band). Invece con l’avvento dei Beatles bastavano due chitarre, una batteria e quattro accordi per fare musica e stare insieme. Questo fenomeno ha fatto nascere tantii gruppi musicali, non solo ad Acerra, ma in tutta Italia e nel mondo”.
Come definiresti il tuo lavoro?
“Non oserei chiamarlo libro, ma album dei ricordi”.
Quanti gruppi hanno cantato ad Acerra?
“Ne ho contati in tutto ventisei”.
Chi è Tonino Tedesco?
Tonino Tedesco – 69 anni, classe 1953, geometra comunale in pensione, sposato con Tina e padre di Pietro, Pasquale e Sara (la designer della copertina) – ha iniziato a suonare la chitarra all’età di sedici anni come autodidatta. Il suo primo gruppo è stato ‘Cantus Avium’ e suonava inizialmente la chitarra. Poi passò al basso. Dopo un anno entrò a far parte dei ‘Proudmen’, gruppo dove ha suonato fino al 1978. Successivamente, ha fatto parte del gruppo pomiglianese del ‘Senso Unico’, col quale ha inciso tre 45giri e tre Lp, con varie partecipazioni a trasmissioni televisive. Si è diplomato in solfeggio col Maestro Modestino De Chiara e ha suonato in seguito coi fratelli Perna e altri gruppi, mai andati a buon fine. Fino ad arrivare al 2006 nel gruppo delle ‘Frequenze Diverse’, dove suona tutt’ora e che ha raccolto alcuni elementi dell’allora complesso dei Merry Boys. (a cura di Gennaro Esposito).

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