Home Cultura e Spettacoli Antonio Merone in Friuli per celebrare la nascita della canzone “Lusingame”

Antonio Merone in Friuli per celebrare la nascita della canzone “Lusingame”

Antonio Merone sbarca a grado 2
Antonio Merone sbarca a grado 2

SANT’ANASTASIA. Tappa friulana per l’attore teatrale Antonio Merone, giovedì 28 settembre al grand hotel “Astoria” di Grado (Go) sarà protagonista insieme a Virginia Galanis” dello spettacolo “Maria Marì! Ovvero….Lusingame e le altre”, per omaggiare la canzone “ Lusingame” che compie ben sessantun anni.

Arriva la tappa friulana per l’attore napoletano Antonio Merone, giovedì 28 settembre al grand hotel Astoria a Grado provincia di Gorizia, grazie alla fondazione Nino Taranto che organizza, in occasione della nascita della famosa canzone Lusingame (di Taranto – Festa), lo spettacolo “Maria Marì! Ovvero….Lusingame e le altre”. Grande orgoglio per il nostro Merone, che è stato scelto insieme a Virginia Galanis, per ricordare in una regione del nord-est, un grande protagonista della canzone napoletana e padre della “macchietta” , Nino Taranto.

A presentare la serata Francesco De Blasio, nipote del compianto e figlio della famosa “Maria” alla quale fu dedicata la celebre canzone protagonista della serata di gala. Numerose saranno le opere che canterà Merone, tutte naturalmente “tarantiane” , non solo per omaggiare il grande artista ma anche per continuare a diffondere la cultura partenopea anche in alta Italia, per non dimenticare una Napoli che un tempo fu generatrice di un grande patrimonio musicale destinato a rimanere immortale. Antonio Merone, anastasiano d’origine, vanta un’ esperienza artistica di ben trentuno anni, figlio artistico di Luisa Conte riesce a stringere esperienze collaborative con mostri sacri come: Franco Angrisano, Olimpia Di Maio, Marino De Martino, Liliana De Curtis, Mario Scarpetta, Saverio Mattei, Corrado Taranto e ultimo come cronologia l’attore Giacomo Rizzo. Infatti il 2 e il 3 dicembre Merone debutterà con “Un turco napoletano”, al teatro Metropolitan, con un copione liberamente ispirato all’antico testo di Eduardo Scarpetta e riscritto proprio da Rizzo, con la regia del bravissimo Antonino Laudicina.

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