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Area archeologica, palcoscenico di storia per gli studenti del Viviani-Donizetti

backstage provaacostumi
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POLLENA TROCCHIA. L’area archeologica della cittadina alle falde del Somma-Vesuvio diverrà palcoscenico per una suggestiva pièce teatrale in notturna degli alunni dell’Istituto comprensivo “Viviani-Donizetti”.

L’opera che gli studenti delle classi medie metteranno in scena oggi, sul calare della sera, a partire dalle ore 20, è incentrata sulla collana narrativa “I segreti del Vesuvio”. Il lavoro letterario è della scrittrice britannica Caroline Lawrence, mentre la sceneggiatura teatrale è stata affidata al professore Luigi De Simone. Un palcoscenico d’eccezione, dunque, per un copione che vedrà i giovanissimi attori cimentarsi in quattro lingue: dal latino all’inglese, dall’italiano al dialetto napoletano. Un percorso storico-linguistico che non poteva avere un una cornice, quella del Vesuvio e una scenografia migliore: il sito archeologico, sito nella Masseria De Carolis, costituito da una villa romana con terme distrutta nell’eruzione pompeiana del 472 d.C. e riedificata in seguito. Il sito che si trova a valle del Comune, nell’area residenziale del parco Europa, rappresenta per la comunità archeologica internazionale il tassello mancante del dopo Pompei, ed è considerato la prova di un insediamento urbano di notevole importanza su quella che era la via maestra tra Roma e la Campania Felix. Per l’opera di recupero messa in essere sul sito da circa sette anni, al Comune di Pollena Trocchia e all’associazione Apolline Project, diretta dall’archeologo Ferdinando Girolamo De Simone, che si occupa degli scavi, nel 2011 fu conferito ad Oslo il prestigioso riconoscimento “Heritage Prize”.

L’area archeologica letteralmente strappata alle ruspe, prima, e, da una discarica abusiva poi, deve la sua rinascita iniziale esclusivamente ai volontari che costituiscono l’Apolline Project, un’intuizione, surrogata da studi sull’intera area nord del Vesuvio dell’archeologo De Simone, professore al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Il lungo e certosino lavoro di recupero del sito archeologico non è concluso e dal 2007 ogni anno, anche grazie al supporto dell’amministrazione comunale, centinaia di studenti, dottorandi e archeologi, provenienti dalle più prestigiose università del mondo, giungono a Pollena Trocchia per lavorare gratuitamente al recupero e alla valorizzazione del sito archeologico romano. 

Oggi l’area per alcune settimane all’anno è aperta a turisti e studenti che vogliono fare un tuffo nella storia. E perché no, palcoscenico di rappresentazioni teatrali come quella che questa sera, nella suggestiva aurea notturna, metteranno in scena gli studenti della media “Viviani-Donizetti”: “Il percorso storico-culturale della pièce è scandito dalle quattro lingue impiegate per la scrittura del copione, ma anche dai costumi: avremo attori in vesti romane, ma anche in abiti da tarantella, prima e ultima tappa di una civiltà tutta da raccontare, quella vesuviana”, spiega Luigi De Simone. “Il sito archeologico di Pollena Trocchia è altamente considerato dalla comunità scientifica internazionale – dice il sindaco Francesco Pinto – il nostro compito è però quello di aprirlo ai cittadini, farlo conoscere e apprezzare e non solo dalla comunità locale. Lo spettacolo di Luigi De Simone – prosegue il sindaco – rappresenta in questa chiave un ulteriore passo avanti, vista la collaborazione con la scuola e l’innovativo impiego della suggestiva villa romana di Masseria De Carolis come palcoscenico”. 

Lo scavo archeologico di questo sito ha permesso di identificare almeno 14 ambienti di un grande complesso termale. “Gli archeologi che lavorano al recupero del sito, alla conservazione e al restauro dei reperti avranno sempre il nostro sostegno: investire nella cultura – conclude – e nel rilancio turistico del nostro territorio è da sempre una delle nostre priorità”, conclude Pinto. 

 

 

fonte di Patrizia Panico da Il Mattino area sud-costiera

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