Home Politica Caso staff, il sindaco: “Mia moglie donerà lo stipendio alle Politiche sociali”

Caso staff, il sindaco: “Mia moglie donerà lo stipendio alle Politiche sociali”

SOMMA VESUVIANA. Il sindaco Salvatore Di Sarno in persona decide di fare chiarezza sulla scelta di aver rinnovato il contratto alla neo sposa, Giusiana Guerra nel suo staff al Comune. E lo fa pubblicando su Facebook una lettera firmata dalla Guerra e protocollata dopo gli articoli e le polemiche che erano state sollevate dal gruppo consiliare di Somma Futura. Una istanza con la quale la componente dello staff comunica, al dirigente che si occupa del personale e a quello che gestisce le finanze, di “devolvere le proprie spettanze derivanti dal sopraindicato contratto a beneficio dei progetti di utilità sociale programmati dall’area ‘politiche sociali’ per la creazione di aree attrezzate per bambini e/o anziani. Si rende sin d’ora disponibile a formalizzare tale richiesta per i successivi atti amministrativi”. Fermo restando che resta da capire se il componente di uno staff può lavorare gratis per un’Ente (la giurisprudenza a riguardo non sembra essersi espressa favorevolmente) se può devolvere il suo stipendio alle politiche sociale e come questo tecnicamente può avvenire, c’è poi la questione etica sollevata dagli esponenti di minoranza. LEGGI QUI E QUI
Ma torniamo alla comunicazione del sindaco.
“Se stamattina al posto di leggere: “Parte dei 100.000 Euro finiscono nelle tasche della moglie del sindaco “avessi letto: moglie del sindaco, nello staff, non svolge bene il proprio lavoro tratta male cittadini e ruba lo stipendio poiché una scansafatiche, allora sì che mi sarei fatto due domande”, scrive il primo cittadino Di Sarno, “Ho avuto la fortuna di essere scelto dai cittadini di Somma Vesuviana ad amministrare un grande paese, fisicamente vasto, demograficamente numeroso, ho ereditato problemi su problemi, che non mi hanno mai demoralizzato tengo a sottolinearlo, i consiglieri che mi sostengono li ha scelti la popolazione e la legge mi ha , da sempre consentito di scegliere chi doveva aiutarmi in questa ardua impresa. Il mio staff non l’ho selezionato per farmi “servire” l’ho scelto perché doveva supportarmi ad aiutarvi! Scelsi tra i ragazzi anche Giusiana ma non sapevo sarebbe, poi diventata mia moglie e appena avrei dovuto rinnovarle il contratto, per ETICA E MORALE e per non gravare sulle spese dei cittadini decidemmo di devolvere il suo stipendio alle politiche sociali affinché il suo lavoro servisse alle fasce più deboli. Lo staff è una mia prerogativa ogni componente dà più di quanto dovrebbe, e non permetto a nessuno di offenderlo per attaccare me e la mia Amministrazione. Cosa pensate di aver concluso con questo manifesto da quattro soldi?? Avete semplicemente fatto intendere a noi quanto siete subdoli e ad ai vostri amici e lettori quanto siete bravi a “darvi la zappa sui piedi”. Prima di infangare il prossimo leggetevi le carte”.

Chi scrive quest’articolo è dell’opinione che chi governa non deve in alcun modo favorire parenti e affini, sono note le battaglie di questa testata giornalistica nei confronti dei sindaci Ferdinando Allocca, Pasquale Piccolo, Carmine Esposito per le scelte che avevano fatto riguardo i componenti dei propri staff (quelli che si possono scegliere ad ‘intuitu personae’). A maggior ragione se la persona in questione si è laureata da poco ed è capace e preparata, come giustamente sottolinea proprio il sindaco nel suo messaggio ai cittadini, (e come la sottoscritta ha avuto modo di appurare lavorandoci per oltre un anno e mezzo a stretto contatto) dovrebbe avere la possibilità di esprimersi e crescere in una realtà lavorativa adatta alla sua persona e non dovrebbe essere relegata a “segretaria” del marito senza neppure ricevere un adeguato compenso (considerato che ciò che le spetta sarà, se possibile, dato in beneficenza). In tempi in cui il femminismo è così svilito e molti ci richiamano al rispetto delle donne riteniamo che proprio questo atteggiamento nei confronti della dottoressa Guerra sia una mancanza grave di rispetto. Una donna vale come un uomo, e sposandosi la sua condizione non deve cambiare. A lei deve essere data la possibilità di lavorare degnamente per le capacità che possiede, nulla le deve essere “regalato” e nulla le deve essere sottratto. Siamo certi che se cercasse lavoro al di fuori del municipio e lontana dall’ala protettiva del marito che tanto la ama, troverebbe molte porte pronte ad aprirsi. Lo scriviamo senza ipocrisia e senza falsi moralismi, solo per dare valore ad una donna che ha valore.

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Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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