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Cdu: “Assegni di cura, la fuga dei dirigente che rischia di investire un genitore”

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ASSEGNI DI CURA: IL DIRIGENTE FATIBENE IN FUGA DAL COMUNE.
Resta silente l’Amministrazione Comunale sulla mancata erogazione degli assegni di cura alle famiglie con disabili gravi e gravissimi.
Ad oggi i politici locali ed il Dirigente dell’Area Servizi Sociali non hanno ottemperato all’invito, risalente allo scorso 19 aprile, rivolto loro dalla Regione Campania di chiarire le ragioni dell’omessa corresponsione della prestazione alle famiglie beneficiarie, nonostante l’avvenuto trasferimento dei fondi nelle casse comunali.
Ormai esauste dai comportamenti ambigui dei politici locali e dalle inadempienze dell’Ente, le famiglie beneficiarie della prestazione hanno investito della vicenda il Prefetto di Napoli, chiedendone un intervento – anche in via sostitutiva – allo scopo rimuovere l’intollerabile inerzia dell’Amministrazione Di Sarno, rendendo note le modalità di utilizzo dei fondi con destinazione vincolata trasferiti dalla Regione Campania.
Ciononostante, all’atteggiamento noncurante verso le fasce più deboli, si è aggiunta anche fuga del Dirigente Dott. Antonio Rocco Fatibene – nel senso letterale del termine – dall’assunzione di una posizione chiara e trasparente verso i beneficiari degli assegni di cura.
Tanto è vero che, venerdì scorso, la legittima e civile richiesta di un genitore, rivolta all’usciere dell’Ente, di poter essere ricevuto dal Dirigente Responsabile dell’Area Servizi Sociali, Dott. Fatibene, sembra avere fatto scattare un “allarme”, dando luogo ad una scena che ha ricordato le incursioni del “Gabibbo” di striscia a notizia.
Improvvisamente è apparso il Dott. Fatibene, il quale, a gambe levate, ha percorso in discesa la rampa di scale che, dall’ufficio dei servizi sociali conduce all’esterno dell’edificio municipale, fino a raggiungere di corsa la sua auto, con la quale ha effettuato una repentina manovra di retromarcia verso il genitore, che prontamente si è scansato, evitando un drammatico investimento.
Peraltro, durante la concitata quanto ingiustificata corsa, il Dirigente di cui si trattasi ha rivolto espressioni al genitore – incredulo di quanto avvenuto davanti ai suoi occhi – sprezzanti del diritto di questi a ricevere dei chiarimenti sull’integrale soddisfazione di un diritto riconosciutogli dalla legge.
Ad ogni buon conto, la fuga del Dirigente con tentativo di investimento del pedone, ha assunto i tratti di una conferma dell’imbarazzo dell’Amministrazione Di Sarno e della gestione politica scellerata dei fondi trasferiti al Comune per l’erogazione degli assegni di cura.
Ad avviso della segreteria del CDU, quel quadro a tinte fosche disegnato dai politici designati alla gestione dei servizi sociali (con la costante presenza del Consigliere Antonio Granato) ha cominciato ad assumere un connotato trasparente.
Sembrerebbe, dunque, che le cause dell’inadempienza siano da ricercare nell’estensione della platea dei beneficiari operata dai politici locali, in favore di soggetti differenti rispetto a quelli originariamente destinatari dei fondi per le dodici mensilità prescritte dalla legge, determinando una frammentazione delle disponibilità economiche a danno di coloro ai quali era stato riconosciuto il diritto alla prestazione che, per tale distorta ragione politica, si sono trovati privi di assistenza.
Occorre interrogarsi quale mente politica abbia partorito una tale iniziativa e quali sarebbero state le modalità con le quali gli uffici preporti avrebbero individuato (ed eventualmente contattato) i nuovi beneficiari a cui estendere l’erogazione della prestazione.
Sul tema, il CDU non intende muovere un solo passo indietro e continuerà ad incalzare l’Amministrazione Comunale, affinché siano rese palesi le modalità di gestioni dei fondi pubblici ed individuate le responsabilità che hanno condotto ad una situazione poco edificante e moralmente vergognosa.

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