Home Cronaca Da monovolume a scuolabus abusivi: due sequestri, denunciati due 62enni

Da monovolume a scuolabus abusivi: due sequestri, denunciati due 62enni

scuolabus abusivi
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CERCOLA. Da monovolume a scuolabus abusivi. Avevano trasformato abusivamente in minibus scolastici due auto monovolume, una Fiat Ulisse e una Fiat Scudo: fermati e denunciati dai carabinieri della tenenza di Cercola due 62enni del luogo. Sanzionati con 3mila euro ciascuno.

All’origine erano due vetture, grosse, capienti per uso familiare: le monovolume, meglio note come multi spazio. Ma dai classici sette posti in questo caso si era arrivati anche a 15. In pratica due scuolabus taroccati e, dunque, abusivi, attrezzati in barba a tutte le norme di sicurezza stradale e alle necessarie autorizzazioni che prevedono il trasporto pubblico e dei minori. L’idea era venuta a due 62enni, incensurati. Un uomo e una donna, che con le rispettive monovolume, una Fiat Ulisse lei e una Fiat Scudo, lui, erano anche convinti di offrire un ottimo servizio alla comunità – spesso carente di trasporti – e a prezzi modici. Si partiva da una corsa minima con un biglietto da un euro e cinquanta fino a 2 euro, al massimo 2 e 50 se si sconfinava oltre Comune. Quindi, smantellati quelli che erano i sediolini delle due auto montati in origine dall’azienda automobilistica, i due “autisti” fai da te, vi avevano fatto saldare delle panchette in vendita in note catene commerciali. Tutto pronto per il servizio bus abusivo. Dall’esterno le due vetture Fiat, Ulisse e Scudo, non riportavano comunque nulla che potesse richiamare l’attenzione di un potenziale cliente, o anche l’attenzione delle forze dell’ordine, ma una volta aperto il portellone delle due monovolume, ecco che comparivano due file di sediolini pronti ad ospitare la platea dei piccoli alunni e qualche adulto. Il biglietto? Dall’autista che faceva anche da controllore. Via col giro mattutino per prelevare gli studenti nelle zone più disparate del territorio di Cercola. E non solo, i due monovolume alias minibus, arrivavano anche nella vicina Pollena Trocchia e Massa di Somma da un versante e nel Comune di Volla nella parte opposta, ai confini del quartiere popolare di Caravita a Cercola. Un giro ampio e ripetuto più volte al giorno: all’entrata e all’uscita delle scuole. Fino allo stop di ieri mattina. L’alt, dato dalla paletta di una pattuglia dei carabinieri della locale tenenza, è arrivato lungo il corso principale Domenico Riccardi, all’altezza dell’imbocco delle strade statali 162 e Sp1, poco prima delle 9, nel corso di un servizio specifico di prevenzione e controllo del territorio per questo tipo di reati. Il primo minibus abusivo ad essere stato fermato è stato quello della donna, alla guida dell’Ulisse, di lì a poco è stata la volta della Fiat Scudo dell’uomo. I militari dell’arma – alla guida del tenente Gaetano Vrola – hanno verificato se in possesso dei requisiti amministrativi e di sicurezza da parte delle due persone fermate che stavano, di fatto, offrendo un servizio di trasposto per lo più scolastico agli alunni delle scuole materne ed elementari. Tutto illecito e abusivo: a carico di entrambi sono state riscontrate modifiche alle caratteristiche tecniche dei veicoli e l’effettuazione del servizio di piazza con conducente senza aver conseguito alcuna licenza per il servizio di scuolabus. I mezzi erano illecitamente modificati nelle caratteristiche tecniche: saldatura abusiva di panche per trasportare un numero superiore di passeggeri. Alla donna è stato contestato anche il trasporto di passeggeri in sovrannumero, tra i quali minorenni, mentre l’uomo non aveva la copertura assicurativa. Entrambi i veicoli sono stati sequestrati per la confisca.

 

di Patrizia Panico fonte Il Mattino area sud-costiera

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