NAPOLI. Tra i nove finalisti per le sezioni narrativa, poesia e saggistica figura il romagnolo Davide Rondoni con “La natura del bastardo”
Tra i finalisti della 63° edizione del “Premio Napoli” figura il romagnolo Davide Rondoni con la Natura del Bastardo edita da Mondadori nel 2016 e presentata di recente anche a Napoli nel salotto dell’Art-gallery.
Scrittore, saggista, traduttore di Rimbaud, Péguy, Dikinson e Baudelaire, Rondoni si è formatosi nella bottega d’arte di maestri della caratura di Mario Luzi e Giovanni Testori. Ha pubblicato svariati volumi di poesia in Italia e all’ estero ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, è presente nelle più importanti antologie di poesia italiana del secondo Novecento edite da Mondadori, Rizzoli e in numerose altre.
Davide Rondoni rappresenta una delle figure più interessanti nell’ ambito della poesia contemporanea. Critico nei confronti della cultura accademica si distingue per la sua apertura verso le giovani generazioni, dal quale è molto apprezzato e seguitissimo. Il suo duplice ruolo di poeta e docente lo conduce ad un prolifico dialogo con le giovani generazioni e con i nuovi talenti che egli stesso scopre e valorizza nei concorsi letterari e di poesia.
La natura del bastardo, con il quale è stato scelto tra i finalisti del premio Napoli, come appare chiaro sin dal titolo, si erge su un concetto centrale, il tema dell’ imbastardimento come necessità positiva. Trattasi di un lavoro complesso, ibrido sia nella scelta dei temi trattati che sul piano stilistico e linguistico, ibrido come il processo creativo che procede per contaminazioni, per “imbastardimenti”
Oggi siamo ricattati da una certa idea di purezza, tutta mentale. Come se la purezza fosse qualcosa che possiamo creare: le mani pulite, il km 0, il bio, l’assoluta sincerità, la trasparenza, i protocolli che non s’infettano nemmeno con l’errore umano…La conquista della purezza sembra lì a portata di mano, come se la vita fosse bella se asettica, ed è un ricatto mentale, una pura idea, che sta ricattando e arrestando la vita la quale procede solo per imbastardimento: le razze, la lingua, se non si imbastardiscono non proseguono…ho voluto cogliere questo elemento: l’esistenza procede solo per “imbastardimento”, parola in genere usata negativamente e che si rovescia per propulsione, in positività dell’esistenza (Davide Rondoni)
Sin dal titolo che figura su copertina viola il lettore può subitaneamente cogliere la complessa sintesi realizzata nel laboratorio della poesia. Nel “geviert” di una “celeste” purezza mescolata al “rosso” dell’arte terrena e viscerale. Dall’incontro-scontro di mortale e divino, nasce la poesia per “imbastardimento”.
Questo il fuoco della poetica rondoniana, il pilastro su cui si innesta l’opera multi-tematica che grande spazio offre alla riflessione dei lettori.
Nove i finalisti della Fondazione Premio Napoli che ha come obiettivo – “il coinvolgimento crescente e ampio di autori e lettori, con particolare attenzione a tutte le energie creative presenti sul territorio. Ma caratteristica della nuova stagione” -ha affermato ha detto il Presidente Domenico Ciruzzi e la grande novità di quest’anno- “è il costante ascolto verso chi propone, in modo non retorico, i temi della legalità, della sua influenza e della integrazione e diffusione all’interno del sentire comune e della vita civile”.
La giuria composta composta da Franco Arminio, Stefano Balassone, Rosanna Cioffi, Massimo Fusillo, Chiara Ghidini, Antonio Gnoli, Alfredo Guardiano, Eugenio Lucrezi, Sergio Moccia , Bruno Moroncini , Monica Ruocco , Pasquale Sabbatino e Paola Villani), presieduta da Domenico Ciruzzi e coordinata da Edoardo Sant’Elia ha scelto
per la sezione “Narrativa”: – Donatella Di Pietrantonio, L’arminuta (Enaudi), Andrea Inglese, Parigi è un desiderio (Ponte alle Grazie), Andrej Longo, L’altra madre (Adelphi);
per la “Saggistica”: Giancarlo Alfano, L’umorismo letterario (Carocci), Bruno Cavallone, La borsa di Miss Flite (Adelphi), Giuseppe Montesano, Lettori selvaggi (Giunti);
per la “Poesia”: Davide Rondoni, La natura del bastardo, (Mondadori), Francesco Scarabicchi, Il prato bianco (Einaudi) e Giuliano Tabacco, La grande mappa (Transeuropa). Per quanto concerne la “Saggistica”, sono stati designati: Giancarlo Alfano, L’umorismo letterario (Carocci), Bruno Cavallone, La borsa di Miss Flite (Adelphi), Giuseppe Montesano, Lettori selvaggi (Giunti).
Il Premio Napoli sarà assegnato il prossimo 19 dicembre nel corso di una manifestazione che si terrà al Teatro Mercadante di Napoli.
Di seguito i link per leggere l’intervista a Davide Rondoni e il filmato della presentazione de “La natura del bastardo”
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