Home Comunicati stampa Emergenza ancora aperta. Sodano “Bertolaso ha fallito: si dimetta”

Emergenza ancora aperta. Sodano “Bertolaso ha fallito: si dimetta”

“Gli errori del passato, recente e non, ci insegnano che nei momenti di crisi più grave si sono commesse scelleratezze e si sono prese decisioni azzardate, favorendo gli interessi di pochi, spesso gruppi divenuti coacervo di mala politica, camorra ed affarismo spregiudicato, contro il diritto alla salute di tanti.
La forzatura sull’apertura di una seconda discarica a Terzigno all’interno del Parco del Vesuvio ed il tentativo concreto di costruire un inceneritore nella zona est di Napoli confermano che di fronte all’emergenza, che resta tutt’ora aperta, la risposta è unicamente legata all’apertura di impianti che hanno gravi ricadute sulla popolazione, senza risolvere il problema.

Basti pensare che non è stai mai realizzato un impianto di compostaggio e che la raccolta differenziata resta una chimera, aldilà di dichiarazioni roboanti e slogan propagandistici, senza impianti per il trattamento della frazione umida.

Se ancora oggi, a distanza di anni e dopo decine di miliardi gettati al vento, viviamo una situazione di emergenza, è chiaro che i responsabili di tale disastro, il duo Berlusconi-Bertolaso, hanno solo imbrogliato i cittadini campani con le loro rassicurazioni. Il governo ha dato, inoltre, una “patata bollente” alle province, trasferendo competenze senza assicurare un’adeguata copertura finanziaria.

Vorrei conoscere su tale questione finalmente la posizione chiara del presidente Cesaro e del sindaco Ierovlino, non solo in quanto amministratori locali, ma anche per il loro ruolo di primi garanti della salute dei cittadini napoletani. A questi ultimi hanno il dovere di comunicare come vogliono muoversi sulle “fantomatiche” soluzioni proposte all’ennesima emergenza: discarica di Terzigno ed inceneritore di Napoli est.

Il mio appello è ad evitare che vengano perpetrati nuovi scempi ed ad invocare immediatamente le dimissioni di Guido Bertolaso, che tra scandali in serie e decisioni avventate, ha dilapidato il patrimonio sia ambientale che economico dei cittadini campani”.

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