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Festa della Liberazione a Chiaiano, una marcia tra “resistenza ed esistenza”

nardaggio_cennamo 25_aprile chiaiano
nardaggio_cennamo 25_aprile chiaiano

Comitati di lotta, Agende Rosse, Mamme Vulcaniche e gente comune. Alla Festa della Liberazione a Chiaiano erano in tanti, un fiume che scorreva ininterrotto: formavano il lungo corteo di protesta contro i veleni, e, per riappropriarsi dei propri territori.

La gente è stata tanta. Nella calda e assolata giornata di venerdì scorso, al bivio di Mugnano, un centinaio di persone si sono radunate per partecipare all’ennesima manifestazione di protesta contro l’ipotesi di costruzione di nuove discariche nella’area Nord di Napoli. Oltre alla protesta c’è anche il sollecito per l’immediata bonifica dei territori già martoriati e ormai agonizzanti.  Una marcia importante quella del 25 Aprile a Chiaiano. Una marcia dal forte significato simbolico: non è stata casuale la scelta del giorno della Festa della Liberazione, proprio perché il popolo ormai manifesta insofferenza ad ogni forma di oppressione e minaccia per il proprio territorio. “Oggi” come allora, anche Chiaiano insorge “per la salvezza delle proprie terre”. Altrettanto significativa è stata la meta finale della loro marcia, il “Fondo Rustico A. Lamberti”. Quest’ultimo, un bene confiscato alla camorra e gestito dalla cooperativa (R)esistenza, rappresenta il ritrovato luogo della collettività che ha accolto i manifestanti per farli rilassare e godere questa giornata simbolo di resistenza ma anche di esistenza.

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