NAPOLI. Un concerto jazz sulla ‘voce’ del Vesuvio, sabato 21 settembre il grande evento a Quota 1000.
I geologi, con apposite apparecchiature, ascolteranno i movimenti, il ‘respiro’, la ‘voce’ del Vesuvio, e la trasformeranno in una sequenza di note. La traccia che sarà ricavata sarà trasferita ai musicisti (il quartetto jazz di Marco Guidolotti, il sassofonista della band di ‘Ballando con le Stelle’), che saranno chiamati ad interagire, improvvisando, con i suoni prodotti dal Vesuvio, in una sorta di jam session, dove il ruolo di leader verrà svolto proprio dal vulcano. Un grande evento che ha il sapore della terra e della magia.
Sabato 21 settembre, alle ore 16.30, il vulcano impugnerà il microfono, dando vita a un concerto suggestivo, e assolutamente unico nel suo genere.
Una veste insolita, per il gigante dormiente, con un nome che è tutto un programma: ‘Concerto Vesuviano Jazz and Rocks’. Un progetto scientifico musicale che nasce dalla collaborazione tra la Città Metropolitana di Napoli, l’Ordine dei Geologi della Campania, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, EMusic, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Comune di Ercolano e i Licei Musicali della Città Metropolitana di Napoli.
L’accattivante progetto di stampo scientifico e musicale si svolgerà a Quota 1000 metri. Tanti appassionati e semplici curiosi avranno la possibilità, gratuitamente, di godersi un evento semplicemente irripetibile. A prendere forma, sarà infatti una vera e propria trasposizione musicale dei suoni del vulcano, della sua ‘voce’, intitolata con una certa verve evocativa “Concerto Vesuviano”. Un titolo nato da un’idea di Vincenzo Morra docente al Distar, dell’Ordine dei Geologi della Campania e di Antonio Menghini, Responsabile del progetto scientifico E-Music.
A rendere possibile l’insolita esibizione è la cosiddetta E-Music (Musica Elettromagnetica), che nasce dal frutto della trasformazione in note musicali (sonificazione) della risposta del sottosuolo ad un impulso specifico EM (elettromagnetico). In pratica, i geologi ‘ascolteranno il respiro, la voce’ del Vesuvio, e la trasformeranno in una sequenza di note. Questa traccia sarà trasferita ai musicisti (il quartetto jazz di Marco Guidolotti – il sassofonista, tra l’altro, della band della trasmissione RAI ‘Ballando con le Stelle’ – con Felice Tazzini al piano, Valerio Vantaggio alla batteria e Francesco Pierotti al contrabbasso, coadiuvati dal responsabile artistico del progetto EMusic, il chitarrista Stefano Pontani), che saranno chiamati ad interagire, improvvisando, con i suoni prodotti dal Vesuvio, in una sorta di jam session, dove il ruolo di leader verrà svolto proprio dal vulcano. Tutte le fasi di acquisizione dei dati potranno essere seguite dal pubblico, il quale apprenderà anche nozioni di Geofisica.
Nessuno potrà sapere quali note verranno prodotte dal Vesuvio: la composizione musicale sarà quindi scritta al momento e diretta da uno dei più temuti, e parimenti affascinanti, vulcani esplosivi del mondo. A esibirsi sul palco anche gli allievi dei Licei Musicali dell’area metropolitana, che proveranno a seguirne il mood.
L’iniziativa prevede anche una parte più specificamente tecnica, aperta a tutti, che avrà luogo a partire dalle 13.00, con ritrovo sempre a Quota 1000. Così come il concerto verrà preceduto da una
breve presentazione scientifica che spiegherà le caratteristiche salienti del Vulcano ed il tipo di formazioni geologiche attraversate dal segnale EM, le stesse che, rispondendo agli impulsi EM, avranno generato i suoni del Vesuvio.
Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Caserta allestirà uno stand espositivo per attività di educazione ambientale.
Le Istituzioni
“È un’iniziativa straordinaria – ha affermato il Sindaco della Città Metropolitana, Luigi de Magistris, che ha promosso l’evento con il supporto del Consigliere Metropolitano Delegato al Parco del Vesuvio, Michele Maddaloni – per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio. Un progetto affascinante, che consentirà di porre il Vesuvio all’attenzione del mondo intero e di far comprendere a tutti, specie in un momento difficile come questo in cui l’ambiente subisce attacchi da tutte le parti, la necessità di rispettare ciò che ci circonda, perché è materia che ‘vive’ intorno a noi, dalla quale dipende anche la qualità della vita nostra e di quella dei nostri figli”.
“L’evento ‘Concerto vesuviano’ – ha spiegato Egidio Grasso, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania – rientra tra le tante attività che l’Ordine dei Geologi della Campania sta programmando per avvicinare il cittadino alla geologia ed in particolare ai rischi geologici. Il fine ultimo, ben noto a chi ci segue da qualche anno, è quello di aumentare la consapevolezza del rischio nel cittadino”.
“Come Ente Parco – ha sottolineato Agostino Casillo, Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio – abbiamo deciso di autorizzare e supportare questa manifestazione poiché unisce un momento musicale con un approfondimento scientifico sulle straordinarie caratteristiche geologiche del nostro Vulcano. Manifestazioni come queste confermano il rinnovato fermento presente sul nostro territorio, figlio del processo di rilancio del Parco Nazionale del Vesuvio che stiamo realizzando”.
Appuntamento, quindi, a sabato 21. Che il Vesuvio ci parlasse, in senso metaforico ma anche fisico, gli studiosi lo sapevano da tempo. Che suonasse il jazz è una grande sorpresa.
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