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Acqua gestita dai Comuni? La Gori: “I politici non prendano in giro i cittadini”

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NAPOLI. In vista dell’appuntamento elettorale del 25 maggio, che prevede lo svolgimento delle elezioni comunali in diversi comuni dell’ATO 3 Campania, si stanno intensificando negli ultimi giorni gli interventi sui giornali di politici e, soprattutto, di aspiranti sindaci e consiglieri comunali, nell’ambito dei quali si promette ai cittadini la “fuoriuscita” dalla gestione Gori ed il ritorno alle gestioni comunali del servizio idrico.
A tali personaggi, Gori intende rivolgere un caloroso appello: non prendete in giro i cittadini.
GORI, società mista a prevalente capitale pubblico, è il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato dell’ATO 3 Campania, individuato nel 2002 dall’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, nel pieno rispetto della Legge 36/94 (Legge Galli), che ha riformato la gestione dei servizi idrici in Italia.
“E’ vergognoso che, a distanza di 12 anni – spiega Amedeo Laboccetta, presidente di Gori – vi siano ancora persone che per meri fini elettorali utilizzano strumentalmente un tema come quello della gestione delle risorse idriche, spesso senza avere neanche approfondito un minimo la materia e comunque senza alcun tipo di supporto normativo. L’acqua può senz’altro essere tema di discussione politica, ma costruttiva e non meramente speculativa. Tra l’altro, con i Comuni Gori ha da tempo avviato sinergie per il miglioramento del servizio offerto. Il potenziamento della distribuzione idrica, la qualità dell’acqua erogata, l’impegno per la realizzazione delle reti fognarie e per il disinquinamento del mare tramite la depurazione delle acque. Questi sono temi sui quali confrontarsi con i cittadini e per i quali GORI è stata, è e sarà sempre disponibile al dialogo, volto esclusivamente al miglioramento del servizio offerto e, quindi, a vantaggio (reale) dei cittadini”.

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