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“Il Locus Nidi”: performance artistica ai Camaldoli

NAPOLI – “Locus Nidi”, performance artistica, oggi a partire dalle ore 12 al parco dei Camaldoli. L’evento rientra nell’ambito della X edizione LandArt 2014 organizzata dal Direttore artistico Davide Carnevale.

Locus Nidi“, mette in scena un’ incredibile performance artistica- collettiva: nido inteso come luogo di consapevolezza dove si interagisce cercando di superare tutte le forme di ego e individualismo.
“L’arte e la poesia – spiega Ermelinda Ponticiello – hanno la straordinaria capacità di far suscitare delle emozioni in chi la pratica ma, anche chi ne gode, può percepire gli elementi naturali che ci circondano: operare nello spazio e nel tempo cosicché la felicità che procura somiglia all’attimo immenso degli amanti, e nel momento in cui la recepiamo, sentiamo anche noi l’eternità e l’infinito che risiede in ognuno di noi. Il compito degli artisti – aggiunge – è proprio questo, risvegliare nell’uomo e nella donna quel particolare contatto che noi abbiamo perso con la nostra madre terra. Nel nostro nido c’è un uovo, che resterà sospeso, a simboleggiare la nostra attesa di una nuova era, più attenta ai problemi naturali e di simbiosi con la natura”.

Il luogo scelto per l’inserimento del “Locus Nidi” si trova in prossimità del bivio dove si innesta il viottolo che conduce all’ingresso Camaldolilli: “dai vari sopralluoghi effettuati – spiegano gli organizzatori – si è pensato di scegliere tale luogo perché rispondente all’idea progettuale proposta, infatti, la leggera altura su cui sono posti gli alberi a formare una sorta di anello rinvia al disegno tondo di un nido”.
Sicuramente singolare l’idea di partecipare al concorso col progetto del “Locus Nidi” che nasce – spiegano gli artisti – “proprio considerando che quel luogo è un rifugio costruito da molti animali come uccelli, pesci e mammiferi per proteggere le propria uova dai predatori”.
Il nido rappresenta anche un rifugio intimo e “contenitore di affetti”. Esso diviene – mettono il luce i promotori del progetto – “un grande spazio a cielo aperto in cui sostare da soli o in compagnia, la sua demarcazione rappresenta la linea di confine che separa l’interno dall’esterno, il tentativo di ciascuno di noi di ricongiungersi con se stesso e con il resto dell’universo e della natura”.
La performance artistica del nido ha un preciso messaggio – spiega Ermelinda Ponticiello – ed è indirizzata ad essere il simbolo dell’uovo come rinascita, l’ingresso ad una nuova vita, la nascita di un nuovo rapporto con la natura. Il messaggio di questo evento artistico – continua – è diretto all’essere nella natura dopo essersi allontanata da questa, creandosi intorno un mondo virtuale e chiudendosi nel proprio spazio asettico creando un nuovo habitat distruggendo madre natura” .
I componenti del gruppo artistico che hanno lavorato alla realizzazione di questa fantastica performance sono: Ermelinda Ponticiello, Giusy Giustino, Fabiana Marasca, Carmela Garofalo – ideatrici del progetto e progettiste dell’opera – Flora Rucco, Marianna Cossentino, Gaetano Napolitano, e Raffaele Santabarbara.
L’artista performer Anna Colmayer, per l’occasione ideerà una happening che, nel giorno dell’inaugurazione, accompagnerà la presentazione dell’opera invece i poeti Flora Rucco, Marianna Cossentino, e Gaetano Napolitano leggeranno brani e composizioni tematiche. Infine Raffaele Santabarbara con il suo clarinetto riprodurrà i suoni della natura.

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