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Lauro, il Demiurgo e la serie teatrale dedicata a William Shakespeare

Una serie d’interessanti lavori teatrali proposti dall’associazione teatrale il Demiurgo, in collaborazione con Feir Teatro ed eventi e Opificio 03 – Cantiere teatrale, in questo periodo estivo. Si tratta di una serie di proposizioni teatrali tenute al Castello di Lauro e luoghi adiacenti e altri luoghi “storici” del territorio come Palazzo Pignatelli. La bella cornice storica ha fatto da sfondo a queste serate estive e teatrali dedicate alle più celebri opere di William Shakespeare.

Le rappresentazioni si sono tenute in diverse serate, in spazi aperti, e rispettando le norme in materia pandemia Covid 19 dettate dalla prudenza per evitare eventuali contagi: distanziamento per i posti a sedere e uso, rigoroso, di mascherina. Le opere di William Shakespeare sono state proposte in una rivisitazione personalizzata con ridotto numero di personaggi per ragioni contingenti ma senza perdere la carica emotiva e la potenza espressiva che tali opere trasmettono. Una nota di merito per la compagnia che ha saputo rendere espressivo questo impegno culturale suscitando ampi consensi tra il pubblico.

Serate estive che hanno visto la proposizione di celebri opere: Amleto, Macbeth, Coriolano, Il mercante di Venezia, Enrico V.  Focalizzando l’attenzione su quest’ultima opera; La storia si fa teatro. Sulla scena Enrico V di William Shakespeare. Enrico di Monmouth che fu re d’Inghilterra dal 1413 fino alla fine dei suoi giorni. Regnò per nove anni, l’azione politico-militare, dell’epoca, esercitata da Enrico V fu dirompente sullo scenario europeo. Questo re, fece si di portare’Inghilterra tra le prime potenze europee; un ruolo determinante a tale scopo fu la smagliante vittoria conseguita ad Azincourt sull’esercito francese.

Fu un Abile politico ed esperto responsabile; il merito di ricomporre, lo scisma d’occidente e il conseguente trattato di Canterbury. La figura del sovrano, come si sa, fu resa immortale da William Shakespeare nel suo dramma. Enrico V è un  dramma storico composto tra il 1598 e il 1599.  Nella versione proposta al Castello Lancillotti, cortile interno, ci sono state alcune riduzioni senza per altro alterare il senso dell’opera; un qualche cosa d’interessante dal punto di vista artistico teatrale.

In tal modo delle maschere bianche rappresentavano altri personaggi; dei teli in materiale trasparente a simboleggiare, quando si faceva ondeggiare, l’esercito avversario. Uno spazio allestito per colpire la fantasia dello spettatore per un suggestivo coinvolgimento scenico. I cinque atti del copione originale sono fatti rivivere in un tutt’uno; di scena il potere di un sovrano; una certa cosa non facile; un mestiere difficile per tutte le epoche; per i tempi di allora. Sullo sfondo compare a tempi cadenzati un fantasma che rende più misteriosa la scena raccontata.

Alessandro Balletta è in scena EnricoV.  Forse non è sicuramente l’opera più nota di Shakespeare; Una considerazione balza subito alla mente: È un uomo prima di essere un re. La Drammaturgia e regia sono, per questa particolare serata, di Franco Nappi. Sarà quest’ultimo a interpretare, in una serata successiva, il monologo dedicato al personaggio di Macbeth. Sulla scena dell’Enrico V da menzionare, Francesca Romana Bergamo, Daniele Acerra. Solo tre personaggi per raccontare tutto un mondo fatto di battaglie, di lotta con se stessi e con gli altri, di vita sì come si poteva esistere all’epoca storica. Le scenografie e costumi sono stati di Filomena Mazzoca. Infine la produzione dell’associazione teatrale il Demiurgo in collaborazione con Prolauro.

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