Home Politica L’ordinanza della discordia. E’ scontro tra de Magistris e De Luca

L’ordinanza della discordia. E’ scontro tra de Magistris e De Luca

NAPOLI. Orari bar e vendita bevande. De Magistris: “Nostra ordinanza è legittima”, De Luca: “Predisporre tempestivamente ogni misura volta a garantire il rispetto rigoroso dell’Ordinanza regionale”

E’ scontro tra il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sull’ordinanza sindacale che contrasta quella regionale sulla regolamentazione degli orari di chiusura dei locali della “movida” e sull’orario di stop della vendita di bibite e alcool da asporto, prolungandone la durata. ”La nostra ordinanza non solo è perfettamente legittima ma è anche doverosa perché attua meglio le prescrizioni sanitarie ed è passata anche attraverso una chiara interlocuzione con il presidente del Consiglio che, nell’incontro in videoconferenza di giovedì scorso con i sindaci delle Città metropolitane, ha preso l’impegno a intervenire e a chiarire dal punto di vista normativo questa materia”, questo è quanto De Magistris ha dichiarato all’ANSA. Il sindaco di Napoli continua: ”Nell’intesa trovata con il presidente Conte c’è la centralità del ruolo dei sindaci nella fase 2 ed è stato espressamente affrontato il tema della legittimità dell’intervento del sindaco con ordinanze”. Intanto il governatore campano non ci sta e in una nota, fa sapere, che ha scritto al Prefetto, al Questore e al Comandante della polizia Municipale di Napoli: “Tale provvedimento è palesemente illegittimo, non soltanto per carenza di potere in quanto assume a proprio presupposto una situazione di crisi epidemiologica che coinvolge l’intero territorio regionale e detta disposizioni i cui effetti si riverberano ben oltre i confini del territorio comunale – ma altresì e soprattutto per violazione di legge. In particolare per evidente violazione della norma di cui all’articolo 3, comma 2 del decreto-legge numero 19 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge numero 35 del 2020, a tenore del quale i sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali e regionali, né eccedendo i limiti di oggetto di cui al comma 1. In considerazione della espressa sanzione della inefficacia dei provvedimenti sindacali adottati in contrasto con le misure regionali vigenti, inefficacia sancita direttamente dalla richiamata disposizione di legge, si sollecitano gli Organi dello Stato, le Forze dell’Ordine, la Polizia Municipale a predisporre tempestivamente ogni misura volta a garantire il rispetto rigoroso dell’Ordinanza regionale da parte degli operatori coinvolti. Comportamenti diversi configurerebbero, a tutta evidenza, omissioni rilevanti anche sul piano penale, oltre che in relazione agli aspetti di tutela sanitaria”.

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Nessun commento

Exit mobile version