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L’ultimo libro della Mozzillo, intervista alla signora del romanzo storico

NAPOLI. Intervista alla signora del romanzo storico Giovanna Mozzillo, il suo ultimo lavoro “Il canto del castrato”.

 

“Il canto del castrato” è l’ultimo capolavoro della lady del romanzo storico Giovanna Mozzillo, pubblicato da pochissimi giorni edito dalla Marlin editore di Sante e Tommaso Avagliano, ha avuto il primo “battesimo” alla Feltrinelli di via Chiaia a Napoli.  La Mozzillo vive e lavora a Napoli e nella sua biografia tanti successi come “Le alghe di Posillipo”, “Tempo di cicale”, “Recita napoletana”, ” La signorina e l’amore”, “Lavinia e l’angelo custode”, “Quell’antico amore”, “La vita come un gioco”, “Malgrado tu sia altrove” e “Ritorno in Egitto”. Poi ancora è coautrice del volume collettivo “La guerra e le bambine: sedici nonne raccontano” e attualmente collabora alle pagine culturali di importanti testate giornalistiche. Disponibile la scrittrice ha risposto alle nostre domande.

Spiega di cosa tratta il suo ultimo libro “Il canto del castrato”?

Nonostante sia ambientato nella Napoli di fine seicento, durante il viceregno, è un libro che ritengo attuale perchè tratta un tema che oggi è molto discusso: la violenza sulla donna. E’ la vicenda di due donne di famiglia aristocratica, una madre e una figlia che si ribellano alle convenzioni dell’epoca e si conquistano ad alto prezzo la propria dignità. Scoprono la propria identità e riescono a sperimentare per poco tempo la felicità, attraverso un vero amore. La figlia già promessa ad un cugino, si innamora di un famoso cantante castrato e di umili origini. La madre, invece, unita da bambina a suo marito (molto più grande di età) e considerata come un solo “strumento di riproduzione”, si innamora del precettore dei suoi figli: un sacerdote. L’uomo segue le teorie bruniane, quindi molto critico nei confronti della chiesa di quel tempo. Due amori proibiti ma diversi e in antitesi nei confronti della mentalità dell’epoca ma entrambi nel segno della libertà.

A cosa si è ispirata per la stesura del libro?

L’ispirazione l’ho trovata nelle tante letture della Napoli seicentesca, dalle commedie alle cronache recensite dai notai dell’epoca come le nascite, i matrimoni e tanto altro. Da questi scritti si evince la terribile condizione della donna, ritenuta un possesso dell’uomo, prima  del padre e poi del marito. Il fenomeno della violenza sulle donne, che oggi riteniamo mostruoso, all’epoca era ritenuta la normalità.

Dopo “Ritorno in Egitto” anche “Il canto del castrato” è un romanzo storico, perchè questa scelta di romanzare le società passate?

Il passato è pieno si suggestioni e la sua conoscenza aiuta a capire e a gestire il presente.

Le prossime presentazioni per l’ultimo libro di Giovanna Mozzillo sono fissate per martedì 11 giugno alle 17 nella biblioteca di villa Cerillo a Bacoli, sabato 15 giugno alle 12,30 al tempio di Pomona all’interno della famosa kermesse “Salerno letteratura Festival” e giovedì 27 giugno al Museo Correale di Sorrento alle 17.

 

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