Somma Vesuviana. Avrebbero dovuto effettuare il servizio di raccolta della spazzatura ed invece, a scapito delle tasche dei cittadini, sono andati a ritirare rifiuti speciali in una azienda di via Pizzone Cassante a Somma Vesuviana. Ma per loro sfortuna una pattuglia dei carabinieri forestali della Stazione Parco di Ottaviano era impegnata in servizi di perlustrazione e controllo del territorio quando i militari si sono incuriositi per l’atteggiamento tenuto da un camion per la raccolta. Era mercoledì notte e invece di fermarsi nelle diverse strade per raccogliere le buste di secco indifferenziato, il furgone “sfrecciava” dritto verso questa azienda. Quando gli uomini dell’Arma sono arrivati sul posto, dopo averli seguiti, hanno trovato due operai della ditta che ha in gestione la raccolta dal Comune di Somma Vesuviana intenti a caricare sul mezzo rifiuti speciali, provenienti da un’attività industriale. A quel punto sono stati denunciati il titolare dell’azienda, un uomo di 81 anni, i due operai (uno dei quali di Sant’Anastasia) e il legale rappresentante della ditta che si occupa dei rifiuti e l’automezzo con i rifiuti veniva sequestrato. Da sottolineare un aspetto di questa vicenda che potrebbe passare inosservato: i rifiuti scoperti dai carabinieri forestali hanno un costo elevato riguardo il loro smaltimento, mischiarli con quelli comuni dei cittadini significa portarli in impianto a spese del Comune e quindi dei sommesi. Una situazione grave da un punto di vista ambientale, ma soprattutto economica. Se questo atteggiamento fosse stato ripetuto nel tempo, e al momento non si può escludere che fosse già accaduto e questo di via Pizzone Cassante sia un caso isolato, ma che anzi si ripeteva con più aziende, si potrebbe spiegare anche con questo comportamento il fatto che la percentuale della raccolta differenziata a Somma Vesuviana non decolla. A rimetterci sempre i cittadini che con solerzia fanno la raccolta differenziata e pagano le tasse sui rifiuti.
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