Home Attualità Ottaviano. Meetup: “Segnaletica stradale inadeguata”

Ottaviano. Meetup: “Segnaletica stradale inadeguata”

OTTAVIANO. Una lettera inviata al prefetto, a carabinieri, polizia municipale, finanza e al Comune per segnalare lo stato in cui si trova la segnaletica stradale in città. Unitamente all’invito “ad interventi adeguativi urgenti”. A scriverla i componenti del “Meetup” di Ottaviano.

“Nel Comune di Ottaviano è impiantata una segnaletica stradale inadeguata”, si legge nella missiva, “che, oltre a non risultare “indicativa” delle direzioni da raggiungere entro ed oltre il proprio territorio, rappresenta talora un forte limite alla sicurezza dei conducenti, se non addirittura un pericolo, non rispettando quando disposto dall’art. 23 del Codice della Strada. Di fatti, nel sistema delineato dal Codice della strada, la collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse è soggetta in ogni caso ad autorizzazione da parte dell’Ente proprietario.
Ciò perché normativamente – e quale dato di comune esperienza – i cartelli lungo le strade o in vista di esse sono giudicati idonei ad “ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero (…) rendere difficile la comprensione e ridurre la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarre l’attenzione, con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione” (art. 23, comma 1, CDS)”. La lettera, accompagnata da foto eloquenti entra nel dettaglio: “Un’insegna di esercizio, un cartello o altro mezzo pubblicitario può quindi essere installato solo dopo avere ottenuto la prescritta autorizzazione da parte dell’Ente proprietario della strada e può essere mantenuto nei limiti di cui all’autorizzazione medesima.In ogni caso, il concreto posizionamento del cartello o altro mezzo pubblicitario deve rispettare quanto prevede il Regolamento di attuazione del CDS circa divieti e distanze.
L’accertamento delle violazioni (art. 23, comma 11, CDS) viene fatto sia con riferimento al regime vincolistico (autorizzazione), sia con riferimento al posizionamento in concreto del mezzo pubblicitario (divieti e distanze previste dal Reg. CDS approvato con D.P.R. n. 495/1992).
L’atto di collocare o far collocare o mantenere comunque in esercizio mezzi pubblicitari privi di autorizzazione e/o in posizione non conforme a quanto prescritto dalle norme sul posizionamento dei mezzi pubblicitari costituisce condotta idonea ad integrare l’illecito sanzionato dall’art. 23, comma 11, CDS. La disciplina contenuta nel Codice della Strada e nel suo regolamento di attuazione è chiarissima nel considerare mezzo pubblicitario ai fini dell’applicazione del CDS tutto ciò che contenga un messaggio percepibile dagli utenti della strada e che non sia riconducibile alla categoria dei segnali stradali”. Dopo aver citato quello che la legge prevede in materia, i firmatari dell’esposto sottolineano come sia: “Una condizione che rischia di compromettere proprio la sicurezza stradale, oltre che la funzione di orientamento degli automobilisti, che non di rado restano ‘intrappolati’ senza trovare le destinazioni, a volte turistiche (Parco del Vesuvio, Castello Mediceo, ecc.) che lo stesso paese offre. Tale essendo, dunque, il contesto che si voleva portare all’attenzione di codesta Autorità, che minaccia l’orientamento dell’automobilista, con pericolo per sé e per gli ignari cittadini ottavianesi, con la presente si chiede un intervento della Prefettura, affinché attraverso suoi provvedimenti o indirizzi da dare alle Autorità preposte, si ristabilisca la sicurezza stradale che il CDS tutela con le norme dettate in tema di segnaletica”.

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