“1) È stato un errore istituzionale gravissimo approvare POC e modifiche al Regolamento Edilizio mentre si attende l’esito della delicata procedura d’accesso per condizionamenti esterni. Grave, grave, grave, grave.
2) Con il POC e le modifiche al Regolamento Edilizio si raschia il fondo del barile dei metri cubi cementabili per saldare debiti elettorali e accontentare le imprese del settore. Non sono interventi pensati per l’interesse generale, ma solo per soddisfare affari privati e interessi particolari.
3) Questa ossessione per il cemento mi ha fatto venire in mente “La roba” di Giovanni Verga. Quando l’ho citata è stato il panico. Forse la letteratura ancora infastidisce le coscienze.
4) Abbiamo sfondato i 2 milioni di euro di debiti fuori bilancio. Una enorme parte di queste somme deriva dal dissesto di strade, marciapiedi ed edifici pubblici. Una parte non irrilevante da errori e omissioni amministrative. Una frana che non si riesce a fermare.
5) Come opposizioni siamo riusciti a esporre 6 interrogazioni su due cause inutili perse dall’amministrazione, nomine di parenti di consiglieri (la risposta “così fan tutti” non è stata bella), strisce blu, via Pratola. Per via Pratola la notizia data dall’amministrazione è che ormai la realizzazione delle fogne è un obiettivo lontano nel tempo. Solidarietà ai cittadini.
6) Non risponde al vero che Oblò è passata all’opposizione: il nuovo consigliere subentrato resta in maggioranza, contrariamente da quanto detto dall’ex consigliere Salvatore Esposito. È utile che i cittadini lo sappiano”.
Per Rinascita: “L’Amministrazione Comunale fa ripartire la macchina del cemento, Il Consiglio Comunale di Pomigliano d’Arco ha approvato il Poc e il Ruec. Il voto di Rinascita è stato fermamente contrario ad entrambi gli atti: sia il Poc che il Ruec infatti consentiranno un’ulteriore e pericolosa cementificazione della città per svariati motivi: parliamo di premialità, sopraelevazioni in sagoma, possibilità di frazionamento, riduzione degli oneri di urbanizzazione, rateizzazione degli oneri di monetizzazione, eliminazione della pertinenza degli standard ai nuovi carichi urbanistici, calcolo delle premialità su volumetrie geometriche (e non calcolate sulle superfici lorde), riesame di pratiche edilizie respinte e chi più ne ha più ne metta, con buona pace della vivibilità, della sicurezza, delle infrastrutture, della viabilità, della qualità della vita e dell’ambiente. Questa amministrazione ha risposto al motivo per il quale è stata eletta: far ripartire la macchina del cemento. Noi ci siamo opposti e continueremo ad opporci perché crediamo che questa città meriti ben altro e che l’interesse dei cittadini non sia solo quello legato alle colate di cemento. Siamo gli UNICI insieme a PER Pomigliano a portare in consiglio comunale con interrogazioni e mozioni i temi cari ai cittadini e se, quando vengono poste questioni di merito, le uniche risposte sono insulti e storie di 20 anni fa vuol dire che abbiamo toccato i punti giusti.”

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