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Rassegna Teatrale Saviano: in scena “Hotel Riviera camera 39”

SAVIANO – Sul palcoscenico Savianese, nell’ambito della 12° Rassegna Festival città di Saviano, la compagnia Omega proveniente da Cercola con “Hotel Riviera camera 39” uno spettacolo liberamente tratto da Madame Sangenella di Scarpetta e di V. Castaldi.

Lo spettacolo è un riadattamento del regista della compagnia di Cercola, Franco Amoretto che ne ha curato anche la regia. Notevole apprezzamento di pubblico. La trama, della commedia originale è una versione italiana della pochade di Georges Feydeau, è intessuta sugli intrecci amorosi dei vari personaggi. In scena un marito infedele che corteggia chi non dovrebbe; la moglie dell’amico, la quale, però, si dichiara fedele al marito e disposta a tradirlo solo qualora dovesse scoprire determinate situazioni. Un caos di dimensioni cosmiche! È l’imbroglio finale che si materializza in scena; è la logica conseguenza di una trama contorta. Una turbine di situazioni comicissime che vedono i protagonisti in un sovrapporsi di situazioni attorcigliaste. Di origine francese, “Madama Sangenella”, era intitolata “Le Dindon”, letteralmente “il tacchino” o “il somaro” o “lo spaccone”… a piacere, fu scritta, ripresa e riadattata al diletto partenopeo nel 1902 da Eduardo Scarpetta.

Un testo già di per se’ vivacissimo e estremamente complesso che viene reso gradevole dal lavoro della compagnia in scena: trattasi di una commedia divertente ambientata nella Napoli del 1930, in una casa agiata ed elegante, dove vive l’avvocato Crispino Vitellino con sua moglie. Quest’ultima è una donna decisa, ma che saprebbe trasformarsi in vendicativa ed anche un po’ mefistofelica, se dovesse scoprire che il marito la raggirasse. Con Mimì Chiapparello, e il Vitellino, che effettivamente se la intende con una giovane canzonettista, una certa Sangenella, interessata più ai soldi che ad altro, partono una sequenza di colpi di scena, malintesi ed attimi apprensione, quando donna Carmela decide di recarsi all’hotel Riviera. Ma in quel luogo di appuntamenti, non mancano aggiuntivi colpi di scena con inconsapevoli scambi di camere. E così, oltre ai noti protagonisti, subentrano in scena caratteristici personaggi tra cui una estroversa coppia di provinciali; Le vicende vivono il loro addensarsi e si scompigliano sempre più, portando a un finale che rischia di diventare drammatico. Una commedia densa di comicità ed ironia: poco importa se all’aprire il sipario nel terzo atto compare in scena un lugubre manifesto funebre; e solo un elemento scenico che diventerà condizione determinante, a sorpresa, nella narrazione. Sul palcoscenico meritano citazione Mario Borrelli nel ruolo di Felice Sciosciammocca, personaggio immaginario del teatro napoletano creato da Eduardo Scarpetta; forse un’ulteriore evoluzione, dall’archetipo di Pulcinella che come tale può considerarsi, per meglio dire, appunto una maschera. Nel ruolo dell’avvocato il regista della compagnia teatrale, Franco Amoretto. Nel ruolo di Carmela la moglie Anna Alboreto. Il personaggio di Giulietta, la cameriera, è stato affidato Alessandra Leogrande. Il “compariello” in scena è Stefano Gallo. Il personaggio di concetta è stato interpretato da Maria Rosaria Fascia. La madame Sangenella, personaggio principale della vicenda scenica, è stata Anita Cristiano. Completano il quadro degli attori: Domenico Montanino, Antonella Montanino, Pasquale Cozzolino, Vera Fico, Salvatore Oriundo che in scena interpreta il direttore d’albergo, Gabriele Milano e infine nel ruolo di impresaria di pompe funebri Carmen Russo. Da ricordare inoltre, gli interventi musicali di Alessandro Monaco e della presentatrice della compagnia, in elegante abito nero, Melania Carotenuto.

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