Home Cultura e Spettacoli Religione, culto e leggenda: la sedia della fertilità di Santa Maria Francesca

Religione, culto e leggenda: la sedia della fertilità di Santa Maria Francesca

NAPOLI. Religione, culto e leggenda, uno dei posti più emblematici di Napoli: la sedia di Santa Maria Francesca ai Quartieri Spagnoli.

Fa parte della leggendaria corte di San Gennaro, dei suoi cinquantuno compatroni di Napoli, Santa Maria Francesca, la santa dei Quartieri Spagnoli. Un angolo magico è quello di Vico Tre Re a Toledo. Un portoncino, due vani, una scala ripida che termina con altri due grandi stanze, è questo il Santuario della santa, nessun affresco importante, nessun architetto barocco da ricordare solo una povertà francescana, vicina agli ultimi, vicino ai disperati. Vissuta nel ‘700, all’epoca Annamaria Gallo, è stata una religiosa napoletana, nata nei Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli. Nonostante il padre severo l’avesse già promossa sposa, Annamaria decise di dedicare la sua vita agli ultimi, quelli della sua Napoli. Nel 1731, la giovane pronunciò i voti e divenne “Maria Francesca delle cinque piaghe”.

Maria Francesca si aggirava nei vicoli più poveri di Napoli per aiutare i bisognosi, per rincuorare gli afflitti con una parola di conforto, tanto che la gente dei quartieri, già in vita, l’aveva soprannominata la “Santarella”. Una vita spesa nel dolore della passione, e come San Francesco durante un venerdì santo si dice che ricevette le stimmate. E negli anni successivi, proprio durante i dolori avvertiti nella Quaresima, Maria Francesca trascorreva le sue giornate seduta su una sedia a pregare e a sopportare con umiltà e accettazione il suo “calvario”. Quella sedia oggi è  “miracolosa” e meta di tante donne sterili desiderose di donare al mondo una nuova vita. E’ proprio quel complemento d’arredo settecentesco, oggi è uno dei simboli più emblematici della città di Napoli. Donne, famiglie, studenti e disoccupati si recano al santuario di Maria Francesca per sedersi sulla “sedia”, fulcro di energie spirituali, sociologiche e culturali della città più esoterica al mondo: Napoli. Migliaia di fiocchi nascita rivestono le pareti del santuario, tante le tesi di lauree che vengono donate, tante le persone provenienti da tutto il mondo per vedere, toccare e magari sedersi su quella sedia tanto povera quanto ricca di simbolismi. Le suore benedicono, ringraziano, sorridono e spesso rincuorano gli animi più afflitti. Il cuore di Napoli continua a pulsare in più punti e il santuario di Maria Francesca è uno di questi.

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Nessun commento

Exit mobile version