Home Attualità Ricciardi in tv. “Antonietta? Splendido regalo”  

Ricciardi in tv. “Antonietta? Splendido regalo”  

Abbiamo intervistato Greta Esposito, una giovanissima attrice, che ha interpretato magistralmente “Antonietta” una ragazzina che soffre di un grave ritardo mentale, nel romanzo La condanna del sangue, secondo romanzo della saga del commissario Ricciardi, dello scrittore Maurizio de Giovanni, andato in onda lo scorso 1 febbraio.

Nell’episodio si racconta il ritrovamento del cadavere, morta ammazzata, della 70enne cartomante Carmela Calise presso la propria abitazione al quartiere Sanità. Nunzia, la portiera dello stabile dove vive la donna, racconterà al commissario Ricciardi Nunzia, di aver scoperto il corpo della signora Calise verso le 8 e mezza di quella mattina, perché era andata a riprendersi la figlia Antonietta che ogni tanto rimaneva a dormire con la Calise. Era l’unica persona che era disponibile a prendersi carico della ragazzina, mentre lei era al lavoro, e l’ultima volta che aveva visto la cartomante vive erano alle 22 della sera precedente, Il commissario Ricciardi quando entrerà nella casa della Calise, troverà Antonietta sconvolta e rannicchiata su un divano, mentre il corpo della signora Calise giace a terra. Ricciardi sente il fantasma della donna pronunciare «’O Padreterno nun è mercante ca pava ’o sabbato».

Come ha vissuto questa sua eccezionale apparizione in “Ricciardi col suo personaggio?

Ero su un set, stavo lavorando quindi non ho potuto vedermi in televisione. Sono tornata a casa e ho trovato una valanga di messaggi, complimenti, chiamate perse, da parenti a persone che non conosco. È un bel riconoscimento, è il pubblico il giudice supremo, sono felice e molto grata.

Quando le è stato proposto Antonietta quale è stato il suo primo pensiero e se ci sono state delle difficoltà?

Il regista Alessandro D’Alatri non poteva farmi regalo migliore. Fin da subito mi ha detto che era una gran bella sfida ed è una sfida che, a quanto apre, abbiamo vinto. Non è mai facile interpretare una patologia ed è per questo che io ed Alessandro abbiamo deciso di farne una nostra visione, un nostro punto di vista, che non fosse una semplice caricatura banale.

Lei già conosceva il commissario Ricciardi? Che effetto le ha fatto “entrare” a far parte della fiction?

Conoscevo il Commissario Ricciardi ma non avevo mai letto nessun romanzo. Ho letto quello del mio episodio quando ho saputo di dover interpretare Antonietta. Volevo restituire al meglio le parole di de Giovanni quando parla di Antonietta. Spero di esserci riuscita

Conosceva già il detto: “O pataterno non è mercante che paga il sabato?” Che effetto le ha fatto doverla poi urlare per incriminare un assassino?

Non conoscevo il detto ma mi piace molto. Mi sembra giusto come concetto, non possiamo scegliere ne tanto meno prevedere, la vita accade e basta.

Ci racconti di più di lei, del tuo percorso?

Io sono una giovane studentessa, frequento la Federico II e sono prossima alla laurea. Faccio teatro da quando ero molto piccola, ho iniziato con i classici laboratori teatrali che si tengono a scuola e da lì non ho mai smesso. Sono entrata a far parte del coro delle Voci bianche del San Carlo a 7 anni e poi da lì è stata tutta una crescita. Ho sempre fatto teatro, poi è arrivata la televisione ed il cinema.

Il prossimo lavoro in cui la vedremo?

Prossimamente sarò nel nuovo film di Mario Martone “Qui Rido Io” il film su Eduardo Scarpetta. Interpreto Maria Scarpetta, la figlia di Eduardo, interpretato dal grande Toni Servillo. E ho da poco finito di girare “Delta” il nuovo film di Michele Vannucci, con Luigi Lo Cascio e Alessandro Borghi.

*Foto di scena di Anna Carmalingo

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