Home Attualità S.Anastasia. Lavoro agli orfani di guerra, i Beneduce avviano caseificio in Kosovo

S.Anastasia. Lavoro agli orfani di guerra, i Beneduce avviano caseificio in Kosovo

Sant’Anastasia. Un caseificio per gli orfani di guerra, oggi giovani uomini; la famiglia Beneduce realizza una nuova azienda in Kosovo e offre loro un lavoro e una speranza.

Un gesto umanitario che dalle pendici del Somma è arrivato in Kosovo a Leskoc. A viaggiare nei Balcani per un’opera caritatevole: l’imprenditore Giuseppe Beneduce con il figlio Daniele, titolare dell’omonimo e noto caseificio della cittadina anastasiana. Promotrice dell’iniziativa la Caritas Umbria, che da Perugia e Gubbio ha creato un ponte solidale con il Kosovo e realizzato una struttura d’accoglienza che ospita ragazzi soli e aiuta famiglie del posto che vivono in estrema povertà. La “casa famiglia”  funziona come un’azienda agricola, con laboratori didattici rivolti ai ragazzi orfani che hanno bisogno di essere avviati al lavoro. Sono diversi i settori in cui i giovani vengono formati: agricoltura, edilizia, gastronomia e grazie alla famiglia Beneduce adesso potranno lavorare anche nel campo caseario. I noti imprenditori hanno realizzato lì un caseificio per aiutare gli ex orfani di guerra, oggi adulti, ad affermarsi lavorativamente. Tutto è iniziato nel 2018, il carabiniere Sandro Capezzone di ritorno dai Balcani racconta ai Beneduce le attività di “Casa Umbra” e così gli imprenditori decidono fin da subito di sposare la causa benefica. A marzo dello stesso anno, Giuseppe e Daniele Beneduce partono per il Kosovo per compiere un’analisi preliminare indispensabile al fine di poter definire l’acquisto dei macchinari, il posizionamento degli impianti ma soprattutto per testare il latte proveniente dall’allevamento di Casa Umbra in tutte le sue fasi di trasformazione. A marzo del 2019 a Sant’Anastasia arrivano, poi, due ragazzi kosovari Mirvete e Constantin pronti ad imparare il “mestiere” di caseario per poi esportarlo nella loro terra oltre l’Adriatico. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, la realizzazione del progetto è avvenuta nelle tempistiche stabilite, infatti la fase finale si è compiuta a maggio di quest’anno; un tecnico specializzato del caseificio anastasiano si è recato nel Kosovo per gli ultimissimi sopralluoghi prima dell’avvio della nuova azienda. Intanto la famiglia Beneduce commenta così la loro bella impresa: «Grazie all’arma dei carabinieri, in particolare all’amicizia di Sandro, che ci ha guidato nella realizzazione di quest’ attività a scopo benefico. Il nuovo caseificio è pronto per essere inaugurato, siamo felici di aver alimentato sogni e speranze di giovani sopravvissuti alla guerra».

 

 

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