Home Cronaca S.Anastasia. Tenta suicidio da una finestra dell’ex Pretura. Salvato dai Vigili

S.Anastasia. Tenta suicidio da una finestra dell’ex Pretura. Salvato dai Vigili

SANT’ANASTASIA. Si sporge nel vuoto, preso al volo dalla polizia Municipale.

Sarà stata la follia di un attimo, la presenza della gente in Pretura, il
sentirsi abbandonato, un 51enne ha tentato tentativo di farla finita. Quasi in contrapposizione un altro attimo ma di fredda lucidità, quello in cui Fabio Luongo e Pasquale Maione, rispettivamente agente di polizia Municipale e Comandante, si lanciano all’unisono verso l’uomo e lo afferrano in tempo salvandogli la vita.  È accaduto a Sant’Anastasia nella tarda mattinata, già ieri si era recato al Comune per chiedere con insistenza un aiuto a trovare un
alloggio ed è ritornato questa mattina trovando disponibile il segretario generale Dottor Gianluca Pisano, che ha cercato in vari modi di trovare una sistemazione seppur temporanea per questa persona che ha mostrato chiari segni di disagio e sicuramente di vivere una situazione di difficoltà. Nel frattempo al Comune sono arrivati il comandante della polizia Municipale Pasquale Maione e l’agente Fabio Luongo, per garantire l’ordine
pubblico ed intervenire se necessario e coadiuvare il segretario comunale;
successivamente sono giunte a Palazzo Siano anche due pattuglie dei carabinieri con il comandante della locale stazione Biagio Cannone.
Sembrava che tutto si fosse risolto ad un certo punto anche senza aver trovato una soluzione per il cittadino in questione, per cui l’uomo apparentemente rassegnato si è allontanato dal primo piano degli uffici comunali. Sono stati il comandante e l’agente a chiedersi dove fosse finito quest’uomo, se fosse sceso giù in strada o se fosse invece andato in qualche ufficio. Una rapida ispezione e la polizia Municipale è stata indirizzata al secondo piano dove hanno sede gli uffici della Pretura. Il Comandante e l’agente, come dal loro racconto dei fatti, spinti da chissà quale premonizione, hanno fatto di corsa le scale del secondo piano e sono arrivati nella sala d’ingresso con di fronte le vetrate, in tempo per vedere l’uomo salire sul davanzale di una delle finestre con il chiaro intento di buttarsi giù o in procinto di cadere a causa della sua propria spinta nel salire sul davanzale. Senza alcuna esitazione i due si sono lanciati verso l’uomo e aiutandosi a vicenda, tenendosi l’un l’altro, hanno afferrato giusto in tempo l’uomo che sarebbe sicuramente caduto nel vuoto. Tratto in salvo, è stato rassicurato e convinto a sottoporsi alle visite dei sanitari intanto
accorsi con l’ambulanza. Sarà l’Ospedale del Mare presso il quale è stato poi accompagnato a stabilire se manifesterà problemi per i quali occorrerà un trattamento sanitario obbligatorio oppure se avrà bisogno di altri tipi di cure.
Resta il fatto che con l’intervento coraggioso e determinato della polizia municipale è stato impedito ad un uomo di farsi del male o di togliersi la vita.
“È stato un attimo! La scena che ho avuto davanti era di un uomo che è salito sul davanzale in fretta, decisamente inclinato verso il vuoto. Sono corso verso di lui e l’ho afferrato. Lui si è aggrappato a me. Contemporaneamente mi sono sentito stretto dalle braccia del Comandante. E lo ringrazio perché probabilmente ha impedito che cadessimo entrambi nel vuoto. Ricordo-afferma Fabio Luongo – di aver tenuto sulla spalla l’uomo per un po’ e di avergli parlato finché non ha accettato di farsi curare dai sanitari dell’ambulanza. Ora a mente fredda posso solo dire che questo episodio è quello che dà il vero senso al mio lavoro e a quello che sognavo nell’indossare la divisa: salvare le vite,
aiutare le persone”. “È stato un intervento basato sulla rapidità di reazione da parte nostra. In occasioni simili è tutto racchiuso in quell’istante in cui prendi la decisione. Fortunatamente non abbiamo avuto esitazioni – afferma il Comandante Pasquale Maione – ed abbiamo impedito
all’uomo di cadere, intervenendo proprio nell’attimo in cui si stava lanciando giù da una finestra del corridoio degli Uffici del Giudice di Pace. Rivolgo un plauso al mio agente che ha dimostrato grande attaccamento al dovere”.

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