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Sal da Vinci in “La fabbrica dei sogni”: un musical tra amore e follia

la fabbrica dei sogni - Sal da Vinci
la fabbrica dei sogni - Sal da Vinci

Trenta ragazzi dell’accademia del Teatro Cilea, dieci performer ballerini, otto attori, una troupe complessiva di circa sessanta persone. Diciotto canzoni, molte delle quali inedite, registrate con elementi dell’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli. Questo e molto altro è “La fabbrica dei sogni”, la nuova commedia musicale dell’artista partenopeo Sal da Vinci.

Il musical

Musica, allegria, paura e una buona dose di follia. Sono questi gli ingredienti dello spettacolo “La fabbrica dei sogni” che vede Sal da Vinci e Fatima Trotta, impegnati nelle festività natalizie (saranno in scena sino al 12 gennaio 2020) come protagonisti di un grande colossal teatrale.

Un cast ricco di volti noti e amati dal pubblico di adulti e bambini: Federica Celio, Daniela Cenciotti, Enzo Fischetti, Ettore Massa, Francesco da Vinci (figlio di Sal), Ciro Villano (ideatore, coautore e regista dello show insieme a Sal). La direzione artistica e le coreografie sono a cura di Marcello e Mommo Sacchetta, la supervisione è del maestro Lello Arena. Il tutto è impreziosito dalle scenografie del maestro Roberto Crea, dagli abiti di Amara Cavalcanti e dal disegno luci di Francesco Adinolfi. La direzione musicale e gli arrangiamenti dei brani sono del maestro Adriano Pennino. Il musical è prodotto da “Cose Production” e “Tunnel Produzioni ” di Nando Mormone.

“I folli non credono nei sogni, i folli vivono nei sogni”

Nonostante il titolo evochi la tradizionale favola di Natale, la trama del musical è molto più complessa. La fabbrica dei sogni in realtà, come ha dichiarato lo stesso Sal in un’intervista è un “non luogo che esiste nella realtà, un posto magico dove si nascondono le persone che hanno paura del mondo, l’ultima roccaforte dei folli che vivono in una dimensione onirica”. Il sipario si alza su un cantautore caduto in disgrazia, una psichiatra che lavora in un manicomio abbandonato e un agente di polizia municipale incaricato dello sfratto della struttura, che si lascia poi coinvolgere dai sogni dell’artista, diventando ‘complice’ di una storia davvero incredibile.

E’ uno spettacolo romantico e divertente allo stesso tempo. L’ambientazione in un manicomio abbandonato, dove il tempo sembra essersi fermato, procura un forte impatto emotivo sul pubblico, esaltando – attraverso la storia d’amore del protagonista – le emozioni più profonde legate all’esistenza e all’animo umano. Il finale è a sorpresa, con il protagonista Sal che lotterà con la sua anima folle, lasciando comprendere solo in ultimo agli spettatori se l’amore sarà riuscito a sconfiggere l’irragionevolezza di un essere legato ai sogni.

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