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Saviano, giornata contro la violenza sulle donne: incontro-dibattito con le scuole del territorio

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, oggi, 25 novembre 2021, l’amministrazione comunale di Saviano, guidata dal sindaco Vincenzo Simonelli, ha organizzato e promosso nell’aula consilliare “Antonio Ciccone” del palazzo di città, un incontro-dibattito rivolto alle scuole del territorio, in collaborazione con il Tribunale di Nola e l’ordine degli avvocati di Nola. Presenti per un indirizzo di saluto il primo cittadino Vincenzo Simonelli, l’assessore alla cultura Paola Ammirati e la presidente del consiglio comunale, Carmela Vecchione, che ha moderato il convegno.

Per le scuole hanno partecipato i dirigenti scolastici degli istituti educativi di Saviano: Domenico Ciccone per l’istituto superiore Rita Levi Montalcini, Palma Miracapillo per il circolo didattico Maria di Piemonte e la prof.ssa Rosa Franzese, vice preside del istituto comprensivo Antonio Ciccone, in rappresentanza della dirigente scolastica Giovanna Izzo, assente per motivi personali. Al tavolo dei relatori due donne esperte del settore: l’avvocato Olga Izzo, consigliere nazionale di AIGA ed esperta in materia di femminicidio e pari opportunità, e la Dott.ssa Vincenza Barbalucca, magistrato del tribunale di Nola, presidente della seconda sezione civile (sezione famiglia), nonché referente per la Giornata Europea della Giustizia Civile 2021.

Tutti i partecipanti hanno indossato al petto un nastrino di colore rosso, simbolo della giornata contro la violenza sulle donne, in ricordo di tutte le donne vittime di violenza fisica e psicologica o addirittura di femminicidio. Al centro della sala consiliare è stata posizionata una sedia di colore rosso, circondata da petali di rosa, sulla quale sono state collocate una borsa, uno scialle e una scarpa col tacco, rigorasamente rossi.

Purtroppo, ancora oggi, quello della violenza di genere contro le donne è un problema serio e quanto mai attuale. Dall’inizio dell’anno le donne vittime di femminicidio sono state 109, numero che denota un incremento del +8% rispetto all’anno precendente, secondo le statistiche del Ministero dell’Interno. Un dato che induce ad una riflessione seria su quanto si tratti di un fenomeno tristemente in crescita. Dati in crescita anche per i delitti su donne commessi in ambito familiare affettivo (incremento del +5% dalle 130 vittime del 2020 alle 136 del 2021) e per quanto concerne le donne vittime del partner o ex, che passano dai 59 casi del 2020 ai 63 di quest’anno con un incremento del +7%.

“Incontri come quello di stamattina – ha sottolineato il primo cittadino Vincenzo Simonelli – hanno un’importanza notevole. Attraverso queste occasioni, infatti, riusciamo a portare delle testimonianze e a sensibilizzare i giovani e le nuove generazioni su temi importanti e purtroppo dolenti della società attuale. La violenza sulle donne rappresenta una piaga enorme. In un mondo tecnologicamente cosi avanzato, sembra assurdo che si debba ancora parlare di queste tematiche. Basta seguire i mass media e i telegiornali per vedere che si tratta di un fenomeno addirittura in crescita. “Trovarne le cause e le soluzioni non è semplicissimo perché è un qualcosa che riguarda la cultura di ognuno di noi. Ritengo che soltanto con la conoscenza, lo studio, la crescita mentale ed educativa possa portare nel corso degli anni ad una diminuzione di questo triste fenomeno”, ha concluso la fascia tricolore.

Dello stesso avviso anche la prof.ssa Paola Ammirati, assessore alla cultura del Comune di Saviano: “Gli alunni delle scuole del territorio si sono chiesti il perchè dell’esistenza di questa giornata e hanno posto diverse domande importanti, in particolare alla giudice Barbalucca che ha chiarito molti aspetti giuridici legati alla violenza sulla donna, frutto di un retaggio culturale e al concetto stesso di violenza. L’intenzione è quella di continuare in questo dialogo inter-istituzionale per educare le nuove generazioni alla non violenza. Nel pomeriggio ci sarà un altro convengo organizzato dall’istituto comprensivo Ciccone e questo ci fa molto piacere perché significa che anche la scuola, nella propria autonomia, ritiene necessario e doveroso un intervento educativo sulle singole giornate di commemorazione”, ha dichirato l’assessore Ammirati.

“La presenza della magistratura e dell’apparato giustizia in situazioni particolarmente delicate, quali quelle della violenza endofamiliare, è fondamentale perché ciò induce fiducia nelle purtroppo ancora troppo numerose donne che sono vittima di possibili angherie, che spesso non sono solo fisiche ma anche psicologiche. E’ un discorso anche di riscatto morale, educativo e sociale. Le istituzioni devono esserci per dare sostegno, tranquillita e soprattutto fiducia a questo coraggio che si richiede alle donne, e in generale alla collettività, e non ultuimi ai bambini, anch’essi molto spesso vittime di violenza assistita”, ha sottolineato il giudice Vincenza Barbalucca, che nel corso del suo intervento ha parlato anche dello sportello Codice Rosso, istituito presso il tribunale di Nola: “Oggi sono qui a testimoniare che le istituzioni ci sono, sono presenti sul territorio. Come apparato giustizia sociale siamo abbastanza attivi: in tribunale da alcuni anni è presente e operativo lo sportello “Codice Rosso”. Esso consente di offire alla donna che vive situazioni particolare di difficoltà la possibilità di poter sviscerare il problema in primis e poi di avere un apparato di tutela legale ed eventualmente l’inserimento in situazioni di protezione. L’ufficio politiche della famiglia presso il tribunale ha il compito di monitorare e vigilare sulle situazioni critiche familiari. Sotto questo profilo, nell’ambito della norma nota come “Codice rosso”, riusciamo ad essere molto applicativi e presenti sul territorio”.

L’avvocato Olga Izzo, ha invece sottolineato come spesso la violenza di genere tocchi non solo l’aspetto fisico, ma anche e soprattutto il lato psicologico: “Ringrazio l’amministrazione comunale per la sensibilità mostrata e per avermi dato l’opportunità di confronto su un tema così delicato. E’ di fondamentale importanza, come attività di prevenzione contro la violenza sulle donne, iniziare a parlare di questo problema fin dai banchi di scuola. Bisogna educare i bambini alla non violenza, ma soprattutto a saper riconoscere gli atti di violenza, non solo verso la donna, penso al bullismo o al cyberbullismo, affinché possano essere forieri di denunce che non riguardano loro in prima persona, ma persone a loro vicine che non se la sentono di denunciare. E’ un modo per creare una sorta di rete sociale a ragnatela, per creare delle sentinelle sul territorio”.

 

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