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Saviano-Somma. Piazze di spaccio e racket alle imprese, cinque arresti

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SAVIANO-SOMMA VESUVIANA. Droga e pizzo, sgominato gruppo criminale. Anche Eugenio D’Atri e Giovanni D’Avino (“‘O bersagliere” ) raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare.

Sgominato dalla Squadra Mobile di Napoli il gruppo criminale dedito all’approvvigionamento e la distribuzione della droga nelle piazze di spaccio di Nola, Saviano e zone limitrofe. Associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso e porto abusivo di armi, quindi, i reati contestati. Ad essere raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Napoli, su richiesta della DDA, anche due elementi di spicco della criminalità locale: Eugenio D’Atri, condannato alla pena dell’ergastolo dalla terza sezione penale della Corte d’Assise per il duplice omicidio di Francesco Tafuro e Domenico Liguori, e Giovanni D’Avino, soprannominato “‘O bersagliere”,  ritenuto a capo dell’omonimo clan e condannato nel 2017 a 12 anni e quattro mesi di reclusione.

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A finire nel “mirino” degli investigatori con D’Atri e D’Avino anche Carmine Giugliano, Giuseppe Liberti e Domenico Nappi. I cinque sono accusati, a vario titolo, oltre alla gestione della piazza di spaccio anche di aver chiesto e ottenuto il “pizzo” da imprese che si erano aggiudicate appalti pubblici nel Comune di Saviano per la riqualificazione della rete fognaria, il rifacimento del manto stradale e la gestione della raccolta di rifiuti. Sventato, infine, un attentato incendiario ai danni di un ristoratore della zona.

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