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“A sera d’o’ ‘nciucio”, la sagra il 13 e 14 settembre al borgo di Sirico

sagra taranta
sagra taranta

SAVIANO. Sirico di Saviano:  la 9^ edizione  della sagra  “A  sera d’o’ ‘nciucio” il 13 e 14 settembre a partire dalle ore 20.

Non è la solita sagra e lo si intuisce già dal nome: “A  sera d’o’ ‘nciucio”, nata una sera d’estate di nove anni fa mentre in un gruppo di amici germogliava il progetto di una festa singolare, che coinvolgesse tutto il vecchio borgo di Sirico, la sua strada a serpente e i suoi abitanti. Di sagre e feste enogastronomiche che ricordano antichi sapori e vecchi mestieri ce ne sono tante, ma l’associazione culturale “Michela Polverino” del Rione Sirico, a Saviano, sin dalla prima edizione ha inteso rappresentare  “Qualcosa di diverso”.

L’orgoglio delle proprie radici, i ricordi, il vissuto quotidiano, la fantasia e quella caratteristica teatralità tipicamente “Siricana”, trasformano il borgo, che, per due sere tornerà ad essere “Sirico di una volta”,  il 13 e 14 settembre prossimi, a partire dalle ore 20. Tante le idee, più ancora l’impegno per realizzarle: al lavoro organizzativo e di ricerca per riscoprire e rappresentare antiche atmosfere di vita paesana, frammenti di un sano passato “spensierato e non solo”, si è aggiunta la fattiva collaborazione di tutti i Siricani, la passione e  il calore che traspare sono la preziosità di questa festa. L’entusiasmo contagioso è come se avesse soffiato sopra un fuocherello appena sopito: sin dall’inizio tutti sono entrati a far parte di un meraviglioso palcoscenico realizzando splendidi allestimenti scenografici tra i vicoli,  i portoni, i bassi di quel che resta del vecchio Borgo di Sirico. Quante cose dimenticate, tante preziosamente conservate,  ora rivivono con sorpresa di tanti, perché  i siricani con  questa festa accolgono  i visitatori per condividere con essi tutto ciò che di caro e raro hanno conservato.

Anche in questa 9^ edizione che si arricchirà di nuove gemme, la magia coinvolgerà i partecipanti che diventeranno essi stessi protagonisti insieme a ospiti e organizzatori di quotidiane scene di vita di un popolo che era dedito per la maggior parte ai lavori agricoli e artigianali, mentre di portone in portone potranno  assaporare antiche e succulenti pietanze locali. Ma … ‘e  mo’  vene ‘o bello! … c’è un filo conduttore che vi accompagnerà mentre percorrerete l’antica “strada a serpente” di  Sirico, è “‘O ’nciucio”, recitato e raccontato  dal vivo, cantato e suonato, ballato al ritmo di tammorra,  pizzica, taranta. Ecco perché chi è venuto una volta, torna sempre con piacere  insieme a tanti  amici,  pecchè  “A’ sera d’o’ ‘nciucio” … è straordinariamente unica!!!

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