Home Attualità Servizi pubblici, il Comune vuole gestire le funzioni catastali

Servizi pubblici, il Comune vuole gestire le funzioni catastali

ACERRA. La giunta ha deliberato di proporre al Civico consesso l’assunzione della gestione diretta e completa delle funzioni catastali, limitatamente al territorio comunale, a partire dal prossimo primo novembre 2007, sulla base del protocollo di intesa sottoscritto lo scorso 4 giugno tra l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e l’Agenzia del Territorio, riguardante il trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni.


La gestione delle funzioni catastali da parte dell’Ente locale comprenderebbe l’aggregazione delle funzioni di consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di misura catastale; la certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata; l’aggiornamento della banca dati del catasto mediante trattazione delle richieste di variazione delle intestazioni e delle richieste di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti la toponomastica; riscossioni erariali per i servizi catastali; la verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto Fabbricati; la verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni; la verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto Terreni; la definizione dell’aggiornamento della banca dati catastale, sulla base delle proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d’ufficio. Il tutto da effettuarsi avvalendosi di un collegamento di rete tramite SPC (Sistema Pubblico di Connettività).
“Riteniamo opportuno aderire al protocollo di intesa poiché la funzione catastale è intrinsecamente legata alla conoscenza della realtà territoriale -dichiara il Sindaco Espedito Marletta-. Crediamo che i Comuni, già titolari di competenze primarie e specifiche nella gestione del territorio e della fiscalità, e strutture più prossime al cittadino, siano gli enti adatti per offrire tale servizio alla collettività”.

Francesco Di Rienzo

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