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Sessantamila euro recuperati dall’Amministrazione di Sant’Anastasia

Sant’Anastasia. Grazie ad un lavoro congiunto del Vicesindaco Mario Trimarco e del consigliere comunale Mario Gifuni, sono stati recuperati, qualche giorno fa, tutti i canoni di locazione che la Vodafone, multinazionale di telefonia cellulare e fissa, non aveva versato al Comune di Sant’Anastasia fin dal 2015. L’azienda non aveva mai pagato il canone di installazione per le antenne stazioni base di telefonia mobile, limitandosi a versare ogni mese poco più di mille euro per l’occupazione di suolo pubblico, mentre gli altri gestori telefonici rispettavano invece i contratti.

“Ci siamo resi conto subito del problema – spiegano il Vicesindaco Trimarco e il consigliere Mario Gifuni – ma solo pochi giorni fa, dopo una lunga e difficile contrattazione, sono stati versati al Comune di Sant’Anastasia i 60mila euro che inspiegabilmente, dal 2015, non erano mai stati reclamati, anche dopo una nota stilata dall’allora responsabile della ragioneria Rossella Romano, e diremmo che ci siamo riusciti per il rotto della cuffia”. Rimane ancora una questione pendente e riguarda l’incasso di altri 60mila euro che la Vodafone dovrebbe al Comune. “Restano ancora due anni da recuperare perché nel frattempo la Vodafone, come hanno fatto anche altre società, ha trasferito alla  Inwit la gestione dei rapporti per contratti e forniture”.
Dice il vicesindaco Trimarco:  “Sarà più difficile ed è ancora in corso la contrattazione, ma questa è la prova che non si può amministrare facendo solo i ragionieri bensì andare a fondo sui problemi, ricordando sempre che il denaro non incassato dal comune è denaro in meno per i servizi ai cittadini”.
Aggiunge il consigliere Gifuni: “Se non dovesse andare a buon fine è bene dire che le antenne “morose” saranno rimosse dal territorio”.
 “Sarà nostra cura investire la somma in opere o servizi ai cittadini, come avverrà per tutto ciò che non rinunceremo a recuperare” – dice il sindaco Carmine Esposito.

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