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Sfuma l’isola ecologica, il Comune perde 290mila euro e dovrà pagare i danni

volla area isola ecologica
volla area isola ecologica

VOLLA. Sfuma l’isola ecologica in via Filichito, il Comune perde un corposo finanziamento di 290mila euro e dovrà pagare i danni alla ditta appaltante i lavori. La stangata è di Ferragosto ma il bilancio non c’entra, quello è passato.

Salta il finanziamento per la realizzazione dell’isola ecologica in via Filichito. Il Comune di Volla – attualmente commissariato dopo lo scioglimento del consiglio comunale a marzo – dovrà restituire alla città Metropolitana i circa 290mila euro già stanziati dall’allora Amministrazione Provinciale. Non solo. Dovrà, sempre il Comune, anche risarcire alla ditta vincitrice dell’appalto per la realizzazione dell’opera, circa 19mila euro connessi al recesso unilaterale del contratto.

Un duro colpo per i cittadini che vedono sfumare l’ennesimo progetto necessario e atteso da anni come il Piano urbanistico comunale (Puc). Una notizia che girava nell’aria da tempo ma che è piombata ufficiale alla vigilia di Ferragosto con la determina comunale 110 del Settore Urbanistico. Bisogna andare a ritroso di qualche mese per l’epilogo dei fatti odierni. L’inizio della fine ingloriosa del progetto per la realizzazione del “Centro di raccolta dei rifiuti urbani” è segnato dalla data del 14 ottobre scorso quando i carabinieri della tenenza di Casalnuovo sequestrarono l’intera area adibita a cantiere per la realizzazione dell’opera pubblica – un suolo demaniale di circa 6mila metri quadrati -per eseguire indagini e campionamenti del sottosuolo successivamente al fermo di due uomini sorpresi ad interrare materiale di risulta senza autorizzazione. Proprio quella mattina del 14 ottobre si sarebbe dovuto aprire ufficialmente il cantiere dei lavori. Ma immediatamente alla scoperta dei militari dell’arma venne disposta la sospensione di tutte le attività e il sequestro dell’intera area. Sequestro che ancora oggi sussiste. Da quella data la Città Metropolitana, divenuta nel frattempo soggetto proprietario delle aree, non ha fatto nulla per ottenere il dissequestro del terreno. Visto l’approssimarsi della data del 30 settembre 2015, termine previsto dalla stessa Città Metropolitana per il completamento delle opere appaltate, e l’impossibilità di ottenere il dissequestro delle aree, eseguire gli eventuali interventi di bonifica e realizzare l’isola ecologica, il Comune di Volla ha deliberato, lo scorso 14 agosto, il recesso unilaterale del contratto posto in essere con la ditta vincitrice dell’appalto ed il risarcimento per la mancata realizzazione dell’opera a favore della ditta definito, con accordo bonario, in circa 19mila euro.

Altra carne a cuocere, insomma, e tutta sulla brace della prossima campagna elettorale. Anticipata, tra l’altro, di un anno a causa della triste débacle dell’amministrazione comunale di Angelo Guadagno a seguito dello scioglimento del consiglio comunale.

Nel frattempo  si cercano soluzioni o proposte di intervento dell’attuale commissario straordinario del Comune, Maria De Angelis, entro questa manciata di giorni nei quali il finanziamento dell’opera è ancora nella disponibilità del Comune vollese” ai fini di evitare la perdita dei finanziamenti e si richiede un incontro per conoscere i tempi di realizzazione dell’opera”. La proposta viene da Andrea Viscovo, ex consigliere comunale dell’opposizione, e presidente dell’associazione “Cittadini per Volla”. In realtà la campagna elettorale sembra già iniziata.

 

di Patrizia Panico fonte Il Mattino area sud-costiera

 

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