Home Cultura e Spettacoli Sigaretta elettronica: do you want smoke an e-gig?

Sigaretta elettronica: do you want smoke an e-gig?

Nel 2003 nasce in Cina la sigaretta elettronica, il nuovo “hi-secret-affair” da caricare come un gioco nella corrente del “new-marketing” come un modo di vivere del nuovo millennio, lanciati tutti “on the space”.

L’elettronica che invade perfino i nostri vizi naturali, non so quanto sia dannoso chiamare allora “fare sesso” un vizio, c’è chi sta scommettendo già in questo settore, nel cyber-space con nuovi sexytoys!
Siamo sempre più condizionati dalle “news” elettroniche che sapienti ingegnieri e architetti in marcia, notte e giorno, preparano per noi, per la nostra delizia almeno come impatto iniziale, ma poi?

Ecco che col tempo, i servizi di Igiene sanitaria, OMS, “controllori dei controllanti mai controllati veramente” iniziano ad elencare gli effetti dannosi, nocivi, al limite dell’induzione cancerosa da radiazioni degli stessi su cui col tempo bisogna fare una bella croce.

Destino finale, tutti al Servizio di Igiene ma di Salute Mentale per le dipendenze, per i disturbi del controllo degli impulsi, per le nuove classificazioni mentali di elettronica-dipendenza, ivi inclusa la e-cig.
Si sa che nelle e-cig ci sia nicotina a vari dosaggi in forma liquida aggiunta a essenze diverse di menta e rosmarino, di tutti i gusti e profumi, ma non si ancora quanto queste essenze, che viaggiano lungo mercati di contrabbando, siano più o meno dannosi.

Si sapeva anche che, fino a poco fa , un adolescente di 16 anni poteva “inizizarsi “ al rito fumo con le e-cig, era consentito in Italia come in Olanda, sembrava di stare nei coffee-shop tipici, dove la sensazione di libertà era stata finalmente ottenuta anche per i minori.

Incredibile a volte basta un oggetto chiamato elettronico a confondere la vista.

D’improvviso, qualcuno si sveglia, magari qualche politico col figlio adolescente che usa la e-cig, e dice che è vietato al di sotto dei 18 anni!

Menomale va’… ogni tanto qualcosa si guarda, ma ancora non si è visto molto, forse lo vedremo nel tempo dopo il danno, per ora teniamoci la beffa di un sistema di controllo e tutela sui minori al limite del ridicolo.

D.ssaTeresa Petrarca

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Nessun commento

Exit mobile version