Somma Vesuviana. Continuano le verifiche dei carabinieri nel canile abusivo scoperto a via Spilabotte a Somma Vesuviana.
Ora i denunciati diventano due, a quello di ieri (la guardia giurata di 57 anni) si è aggiunto il padre, di 84 anni, entrambi incensurati rispondono di maltrattamenti di animali. Gli animali (50 cani da “caccia”, uccelli selvatici e diversi animali da “cortile”) erano tenuti rinchiusi in immobile abusivo.I militari della locale Stazione hanno effettuato i sopralluoghi in collaborazione con il personale veterinario dell’Asl accertando che in un immobile abusivo, già sottoposto a sequestro, erano rinchiusi cani, uccelli, conigli, tartarughe e maiali in pessime condizioni igienico sanitarie. Ispezionando l’intero casolare, sono stati trovati anche medicinali e alimenti per animali in cattivo stato di conservazione. Per i due soggetti è scattata la denuncia sia per il maltrattamento degli animali che per i reati connessi all’aspetto edilizio, in particolare per le condizioni igienico sanitarie dell’area e per l’inquinamento con liquami che derivavano dal pozzo nero non idoneo. Mentre gli animali sono stati trasferiti in una struttura capace di ospitarli. I cani nel canile di Acerra con cui il Comune ha una convenzione, gli uccelli al “Frullone”, ospedale veterinario di Napoli.
DA CRONACHE DEL VESUVIANO DEL 23 MAGGIO
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