Home Politica Somma Vesuviana, Paola Raia: “Propongo un patto a questa città”

Somma Vesuviana, Paola Raia: “Propongo un patto a questa città”

Somma Vesuviana. E’ la prima donna a concorrere alla poltrona di sindaco della storia della città di Somma Vesuviana. Lei è Paola Raia, “mamma, moglie, imprenditrice”. Si definisce così la candidata alla poltronissima di Palazzo Torino che nella sua corsa è sostenuta dal Pdl, Udc e Progetto Somma. Consigliere regionale tra le fila del Popolo delle Libertà, eletta tre anni fa con poco meno di 20 mila preferenze si dice “tranquilla di fronte agli attacchi del sindaco uscente Raffaele Allocca”. Mentre rilascia l’intervista dà un’occhiata ai documenti che le passa la sua collaboratrice Angela. Incontri, appuntamenti, telefonate e camminate. Sì perché, se c’è una caratteristica che sta contraddistinguendo questa sua campagna elettorale, è proprio l’incontro diretto con l’elettorato.

Signora Raia, partiamo dai programmi. Cosa propone a questa città?
Guardi io a questa città propongo un patto in un momento economico piuttosto difficile. Disoccupazione crescente, carico fiscale insostenibile e perdita di potere d’acquisto delle famiglie stanno mettendo in ginocchio i cittadini. Ecco perché io credo che una nuova amministrazione comunale, che promuova la crescita economica e rimetta al centro delle proprie scelte il cittadino,debba insediarsi.
In cosa consisterebbe questo patto?
Pochi punti, alla portata di un’amministrazione comunale, realizzabili in cinque anni. Innanzitutto stabilità politica dell’esecutivo fondamentale per mettere in pratica le nostre idee. Poi riduzione delle imposte comunali e taglio delle spese inutili per destinare maggiori risorse alla realizzazione di opere, come strade, fogne, parchi giochi e strutture sportive. Gli incentivi per la vendita dei prodotti agricoli locali; valorizzazione del Monte Somma e delle sue tradizioni; maggiore sicurezza in città; un nuovo piano urbanistico comunale che ridisegni la nostra città; la ridefinizione delle pratiche di condono edilizio per il rilancio dell’edilizia privata ed infine il completamento delle opere pubbliche già cantierizzate. Ma soprattutto ridare fiducia ai cittadini. Sa cosa ho notato?
Cosa, sono curioso?
Ho notato una grossa differenza tra l’umore degli elettori che mi hanno sostenuta alle regionali di tre anni fa. C’è disillusione in giro, c’è sconforto. C’è disagio anche per via dell’operato di questa amministrazione. Guardi (afferma mostrando le sneakers n.d.r.) io giro tantissimo, soprattutto in periferia. E posso garantirle che i problemi sono tanti. Partono dall’assenza delle infrastrutture, che ritengo inaccettabile per un paese civile, ed arrivano allo sconforto per l’assenza di una visione armoniosa dello sviluppo culturale dei nostri territori. Le dirò di più. Provi a parlare con un imprenditore e veda cosa le dirà di questa amministrazione. Chieda loro quali servizi minimi questa città ha garantito loro e si renderà conto che urge un cambio di rotta.
Però c’è la questione della sua assenza dal territorio? Come risponde a chi afferma che lei sia lontana dalle “cose” politiche sommesi?
Francamente le polemiche mi interessano poco. Però, se essere presenti significa stare in giro per Somma è un conto. Se invece essere presenti al servizio della comunità significa lavorare in Regione per far ottenere finanziamenti per la Villa Augustea o per il convento dei francescani di Santa Maria del Pozzo allora ne è un altro. Io non sono solita sbandierare il mio lavoro. I frutti li raccoglieremo tutti insieme in un futuro prossimo. Però chi mo critica dovrebbe stare con me in questo periodo nel quale mi sto battendo per abolire i vincoli paesaggistici sotto la ss268 e mitigare quelli superiori per far si che l’attività edilizia venga rilanciata.
Le faccio un’ultimimissima domanda. Se dovesse andare al ballottaggio, chi sceglierebbe come avversario?
Per me vanno bene tutti, davvero. Però sarebbe bello un confronto con uno dei due candidati del centrosinistra.

Gaetano Di Matteo

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