Home Cronaca Reportage sulla Terra dei Fuochi con i “Volontari Antiroghi di Acerra”

Reportage sulla Terra dei Fuochi con i “Volontari Antiroghi di Acerra”

Vincenzo Petrella, portavoce dei Volontari Antiroghi di Acerra, Valerio e Francesco

La Terra dei Fuochi esiste ancora, c’è chi ritiene giusto dire che è giunto il momento di non parlarne più e chi ogni notte si mette in auto, magari guidato da un navigatore speciale, alla ricerca di roghi da segnalare ed assassini da denunciare. Questi ultimi sono i Volontari Antiroghi di Acerra.

Immaginate 5 persone nel cuore della notte, in un’auto, tra le stradine delle campagne di territori martoriati e colmi di criminalità come Napoli Nord. Da soli, con il telefono che squilla all’impazzata, una puzza nauseante ogni metro che si è più vicini alla nube di veleno, con le Forze dell’Ordine in collegamento su un altro telefono, anche loro vittima di un sistema che pare abbia abbandonato il Sud a questa croce.

Buio assoluto, assenza totale di telecamere anche in posti in cui è solito ritrovare sversamenti illeciti di rifiuti e roghi appiccati da delinquenti senza scrupoli. Bisogna aggiungere l’apparente assenza dello Stato, l’apparente impotenza delle istituzioni che, probabilmente private dei fondi necessari per contrastare questa ferita sanguinante, fanno da scaricabarile in assenza di reali competenze in materia.

“Ieri due tipi in una punto, chissà cosa stavano facendo. Mi sono avvicinato, ho cercato di capire ma sono scappati via”, questi i discorsi che si affrontano in auto mentre si va anche a  “naso” alla ricerca di quel rogo di veleni, tra le continue segnalazioni dei cittadini preoccupati.

Si parla di denunce, di condanna per direttissima, del problema dell’assenza di illuminazione anche in quei luoghi in cui da anni si sversa indisturbati.

Arriviamo su un terreno isolato, una zona in cui il cellulare a tratti non riceve segnale, regna il buio assoluto e ci rendiamo conto che potremmo essere vittime, con una facilità disarmante, proprio di quei malviventi che hanno appiccato il rogo tossico. Si procede spediti verso il rogo di rifiuti e la puzza acre si fa sempre più intensa mentre una colonna di fumo nera altissima e densa si disperde nell’aria.

“Aprite gli occhi, siamo a due passi dal rogo, chi lo ha appiccato potrebbe essere qui” dice uno dei volontari mentre con passo spedito ci avviciniamo al luogo esatto del disastro.

Siamo stati nei pressi dell’area di Settembre ad Acerra. Il ragazzo alla guida dell’auto cerca di avvicinarsi al rogo mentre Vincenzo Petrella, il portavoce dei “Volontari Antiroghi di Acerra”, chiama i vigili del fuoco: “Le linee sono temporaneamente occupate per attività di soccorso”. Le linee sono intasate ma alla fine riusciamo a metterci in contatto: “C’è un rogo enorme nella zona PIP di Acerra, località la marchesa, via ponte di Napoli, a ridosso del centro commerciale le porte di Napoli, siamo sul posto, siamo soli

“La colonna di fumo nero è verticale, il rogo è grosso” afferma Petrella mentre con una mano si copre il volto e con l’altra cerca di rendicontare quello che sta accadendo sulla pagina dei Volontari Antiroghi di Acerra.

“Qui si coltiva, cose da pazzi” dice Valerio, un ragazzo in gamba, coraggioso e con voglia di cambiare, ovviamente “volontario” insieme a Vincenzo.

Fatta la segnalazione alle autorità competenti ed in attesa dei Vigili del Fuoco, si continua il giro di perlustrazione ma prima bisogna immortalare l’ennesima vergogna a cui si è assistiti quella sera.

“Francesco a papà, riesci a fare un video”?

Si, avete capito bene, uno dei ragazzi presenti in quella macchina quella sera era il figlio di Vincenzo Petrella. Una scena da film, nel terreno da una sorta di tombino fuorisciva il fumo nero intenso. Poteva essere una cisterna interrata con una bocca da cui fuoriusciva una colonna di fumo densa, un odore nauseante.

Filmato il tutto si continua a girare, nel cuore della notte, e si va verso la zona industriale di Acerra, ci arriva una segnalazione e la strada da seguire la indica Francesco, il giovane uomo, il figlio di Petrella Senior, il navigatore speciale.

E’ questa la speranza, l’unica di quella lunga notte in cui, anche dopo essere tornato a casa ed aver lavato in serata quegli abiti zeppi di veleno, non riuscivo a dormire.

Un padre che vuole insegnare al figlio come si costruisce il futuro. Un padre che lotta insieme il figlio per il suo futuro, la più grande eredità che Francesco possa mai avere.

La più grande speranza nella Terra dei Fuochi.

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Nessun commento

Exit mobile version