Pomigliano d’Arco. “Le chiacchiere stanno a zero, i lavori pubblici ‘fatti’ a 0”. Un manifesto che elenca le opere avviate e completate in questi 5 anni di governo accompagnato da uno slogan diretto.
Si presenta così Lello Russo il sindaco uscente della città che si ripropone, a capo di 8 liste, alla guida di Pomigliano. Una “Guida salda” dice lui nei suoi manifesti, proprio basandosi sul suo carattere forte e sul fatto che i suoi “competitor” diretti, quelli del centrosinistra erano fino a ieri assai “confusi”. Ora invece anche Michele Caiazzo (che Pomigliano l’ha governata dal 1995 al 2005) ha fatto stampare i suoi manifesti, con uno “scusate il ritardo” di Troisiana memoria ci annuncia che è pronto a competere e a sostenerlo il Pd (per cui ha vinto le primarie tanto contestate) La Locomotiva, I Verdi, Orgoglio campano e Italia dei Valori. E con loro a correre anche il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Dario De Falco. Ma tornando a Russo, in questi cinque anni ha fatto tante cose e lo spiega lui stesso, cominciando dal rinunciare (lui e la sua giunta) allo stipendio da politico e permettendo di consegnare alle parrocchie della città 630 mila euro per opere di assistenza sociale. “Cinque anni fa abbiamo trovato una città spenta, piena di debiti, con opere pubbliche che non possiamo permetterci, e abbiamo agito per salvare la situazione come farebbe ogni buon padre di famiglia”, spiega Russo, “Abbiamo salvato l’Enam che si occupa di ripulire la città e salvato il futuro di 110 lavoratori, la raccolta differenziata è passata dal 33 % al 60% e di questo ringrazio i pomiglianesi, abbiamo trasformato spazi chiusi o inutilizzati in luoghi di cultura, come la Distilleria, la biblioteca di Corso Umberto, avviato il progetto di recupero del parco Giovanni Paolo II e spero di poter trasformare le vetrate degli ingressi in luoghi di ritrovo per i giovani, gli artisti, le famiglie. Abbiamo aumentato la risorse per l’assistenza sociale, recuperato gran parte delle periferie e tanto ancora abbiamo da fare”. Già le periferie. Quando si chiede a Russo qual è l’opera che ha realizzato che gli sta più cuore lui parla proprio di un quartiere periferico. “Masseria Chiavettierei”, dice, “Quando nel 2010 andai lì a fare la campagna elettorale una donna mi disse che era stata contenta di trasferirsi da Napoli, ma che ogni volta che pioveva era impossibile camminare a piedi e che si vergognava di far venire i suoi amici napoletani a trovarla. Si vergognava di Pomigliano. Una cosa che mi aveva profondamente colpito ed è stata la prima cosa cui ho voluto lavorare una volta eletto”. E sulla scelta della parola Guida per ogni cartellone elettorale ideato. “E’ una scelta di Roberto Iossa (ex assessore e oggi responsabile della comunicazione per Russo, ndr) lui non ha voluto dire che sono una ‘capa tosta’, preferisce guida salda ed in effetti lo sono per carattere per modo di operare. Pomigliano non ha bisogno di divisioni, vedo troppe grida in politica, troppe accuse, troppo fango, Pomigliano ha bisogno che si vada oltre le divisioni politiche per realizzare perchè abbiamo ancora tanto da fare”.
DA CRONACHE DEL VESUVIANO DEL 26 APRILE

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