martedì 30 Aprile 2024
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Polvica di Nola dice “No” al sito di stoccaggio a Marigliano

POLVICA DI NOLA. Il problema c’è e nessuno lo nega. Un territorio già martoriato dal’inquinamento delle polveri sottili derivanti dalla lavorazione delle cinque cave poste a monte del centro abitato di Polvica di Nola, Roccarainola, San Felice a Cancello – che presto potrebbero diventare nove! – … da un lagno altamente inquinato … un depuratore poco funzionante addossato alle eco balle che la Regione toglierebbe per installare uno dei quattro centri di stoccaggio per l’umido finora previsti per la Provincia di Napoli.

“Dalla padella alla brace”, come suol dirsi in gergo, poiché questi nuovi “depositi” di rifiuti, risulterebbero nello spazio di pochi chilometri l’uno dall’altro, per consentire lo sversamento di paesi agli estremi confini provinciali e che quindi sarebbero costretti ad un lungo tragitto per depositare i propri nocivi carichi. A difesa del territorio, oltre alle associazioni già invitate per il primo incontro esplorativo della scorsa settimana, invitati dal vicesindaco di Nola Enzo De Lucia, Delegato per la frazione di Polvica, sono intervenute autorità di spessore, a partire dall’on. Paolo Russo, deputato della Repubblica e dalla consigliere Comunale di Marigliano, Filomena Iovine, anche in rappresentanza dell’associazione “Marigliano Attiva”. Pressoché in massa l’aderenza di componenti dell’amministrazione comunale di Nola, con gli assessori Cutolo, De Stefano, Manzi, il presidente del consiglio Barone e i consiglieri Annunziata, Nappi, Velotti, Napolitano … e numerosi rappresentanti dei paesi viciniori – si, perché il problema non riguarda solo Polvica! – e soprattutto una marea di cittadini che non ci stanno a subire l’ennesima imposizione che vada a danno della propria salute. E l’hanno ribadito ad alta voce!

Dopo il ringraziamento di benvenuto del vicesindaco Enzo De Lucia, che ha informato i convenuti su quanto stabilito dalla Regione Campania e quale sia il pericolo che corre la cittadinanza non solo di Polvica in caso di installazione di un nuovo centro di stoccaggio alle porte del centro abitato, ha preso la parola Filomena Iovine che, in base al suo impegno e alla sua esperienza in materia, ha subito francobollato la zona a confine tra Polvica di Nola, Marigliano e zone limitrofe, come il vero “Triangolo della Morte!”, poiché l’inquinamento è ai massimi storici, avendo, scellerate decisioni, reso l’agro nolano pattumiera del territorio. E, nell’eventualità che si dovessero ricevere giornalmente quantità immani di rifiuti, anche le strade cittadine ne subirebbero gravi effetti, poiché “l’umido cola!”, come sottolineava l’on. Paolo Russo, il quale auspica che vengano messe da parte le appartenenze politiche e che tutti insieme si riesca a trovare una soluzione che non danneggi ulteriormente la vasta zona, ora nostalgico lontano ricordo di quella “Campania Felix” che prosperava rigogliosa.

Ma al di la di ogni considerazione è risultato forte e chiaro in modo unanime che “Il sito di stoccaggio a Marigliano non lo vogliamo!”, poiché, nonostante le assicurazioni di “non puzza” o “non inquinamento”, poiché realizzato con tecniche moderne, le conseguenze per i centri abitati e per le arterie viarie, sarebbero estremamente gravi e non sopportabili da chi ha già problemi di dissesti stradali, di traffico intenso e così via. E nessuno intende trovarsi di fronte al fatto compiuto, anche e soprattutto perché saranno gli organi regionali competenti a dettare le condizioni che, non si sa in che misura ossequiosi della normativa vigente in materia ambientale, come asseriva l’imprenditore Raffaele Cantone. E se poi poniamo l’accento sull’impatto salute/ambiente, messa sul tavolo dal binomio Esposito/Allocca, i Gennaro in rappresentanza di “ISDE Medici per l’Ambiente” e “Respiriamo Pulito”, scopriamo che il consumo di medicinali per curare problemi respiratori, è aumentato in modo vertiginoso e che “morti sospette” sono sempre in agguato!

“Anticipare i tempi!” è lo slogan per scongiurare la realizzazione del sito di stoccaggio o comunque chiederne la delocalizzazione in zona più appropriata. La Iovine ha comunicato di essere in attesa di risposte dalla Regione, a seguito di richiesta chiarimenti. Il serio concretizzarsi del compimento del nuovo impianto, considerato devastante per l’intero territorio, ha indotto l’on. Paolo Russo, che ha interpretato la volontà dell’assemblea, a chiedere al promotore Enzo De Lucia di invitare i dodici sindaci prossimi del territorio, ad intervenire alla prossima riunione, autoconvocata per lunedì 20 febbraio, sempre alle ore 20:00 presso la sede della sezione comunale locale di Polvica di Nola. Questo per proporre una strategia comune per fronteggiare l’evenienza e rassicurare la cittadinanza che sarà fatto tutto il possibile affinché si torni sui livelli di una sana vivibilità. L’invito che tende a creare una competente “Cabina di Regia” coordinata dal De Lucia, sarà il pezzo forte del prossimo convegno. Nel mezzo giorni frenetici, esplorativi, di visioni di normative e di proposte accettabili per tutti, che salvino “capre e cavoli”. Una cosa è sicura: che la fiducia non verrà mai meno. E nemmeno la combattività! L’altra guancia non si porgerà!

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