sabato 27 Aprile 2024
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Alessandro Pansa a Napoli, venerdì incontra le associazioni antiracket

NAPOLI. Federazione Antiracket Italiana, venerdì 19 giugno, alle ore 9.30, il capo della Polizia Alessandro Pansa sarà a Napoli per incontrare le associazioni antiracket e antiusura.

Il capo della Polizia sarà all’Università Federico II nell’Aula Pessina di Corso Umberto I, per incontrare le associazioni antiracket della Federazione nazionale delle Associazioni antiracket ed antiusura Italiane (FAI) e presentare la nuova “Guida per il Consumatore critico- Pago chi non Paga”. L’iniziativa è promossa nell’ambito della azioni del Pon Sicurezza.

Gli operatori economici antiracket sono oltre 2077, di cui 212 in Calabria, 551 in Campania, 262 in Puglia, 1052 in Sicilia. I cittadini consumatori che hanno sottoscritto l’impegno di non finanziare gli estorsori sono circa 12mila.

L’incontro sarà aperto dai saluti del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Interverranno Rosario D’Angelo, coordinatore delle associazioni FAI antiracket Campania, Pippo Scandurra presidente nazionale FAI, Sergio Moccia Ordinario diritto penale Federico II di Napoli, Giovanni Colangelo procuratore capo di Napoli, Nino Daniele presidente associazione FAI antiracket Ercolano, il prefetto di Napoli Gerarda Pantalone ed il commissario nazionale antiracket prefetto Stanti Giuffrè. Presiede il presidente onorario della FAI, Tano Grasso. Sull’attività di contrasto al racket in Italia ed in particolare in Campania, tenendo conto della legislazione antiracket in una prospettiva di riforma, relazioneranno Giacomo Di Gennaro docente della Federico II di Napoli, Antonio La Spina docente LUISS di Roma, Maurizio De Lucia magistrato della DNA, Le conclusioni saranno del capo della Polizia, Alessandro Pansa.

«Il consumo critico – spiega Rosario D’Angelo, coordinatore delle associazioni FAI antiracket Campania-  è una grande opera di sensibilizzazione attuata nei confronti dei cittadini che hanno deciso di scegliere operatori economici ‘puliti’ che si sono opposti al pizzo. In questo modo il consumatore acquisisce la consapevolezza di non contribuire a finanziare l’organizzazione criminale e, soprattutto, a non rafforzare il suo controllo del territorio».

«Chi privilegerà il negozio, la pizzeria, il bar, la lavanderia che aderisce alla rete antiracket – scrive il prefetto Giuffrè nella introduzione alla Guida- avrà fatto una scelta di campo ben netta e marcata, avrà fatto una scelta di legalità, avrà deciso di assicurare ai propri figli un paese più pulito, più bello e più competitivo perché avrà contributi a far crescere un’economia non ‘dopata’».

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