venerdì 1 Novembre 2024
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Campionato di serie A, Benitez: “Non sono preoccupato, serve serenità”

Campionato di serie A, Benitez: “Non sono preoccupato, ma serve serenità”. 

Lei è sereno? “In questo momento non sono contento, perché la squadra sta giocando bene ma non vince. Dobbiamo dare tutti un 10% in più”.

L’infrasettimanale ostacola la condizione fisica ottimale e gli automatismi.“Sono gli stessi programmi della scorsa stagione, quest’anno è un po’ diverso a causa del mondiale, se non si vince poi si guardano più nel dettaglio alcune cose. Il segreto sarà la serenità come piazza per ripartire”.

Perché la squadra ha perso serenità? “C’erano tante aspettative, uscire dalla Champions ed i primi risultati negativi in campionato hanno reso tutti più nervosi”.

Avvio deludente, che piega prende la stagione? “Se non si inizia bene non si può guardare lontano. Pensiamo alla prossima partita per recuperare la fiducia. Sassuolo è la gara più difficile della stagione”.

Cosa ne pensa di Rafael? “E’ un portiere di qualità, giovane, che deve crescere. Ha vinto sette titoli, ma può crescere ancora molto. E’ un problema della fase difensiva che inizia in panchina e prosegue con gli attaccanti”.

Passo indietro sul piano difensivo. E poi perché la squadra non ha reagito dopo il pareggio? “In attacco abbiamo fatto tre reti, creato molto, ma ci siamo sbilanciati. Serve maggiore equilibrio. Il Palermo è una squadra tosta, non era facile affrontarli. Manca comunque serenità in fase difensiva.

E’ preoccupato? Preoccupato no, ma senza serenità si fanno più errori”.

Hai mai affrontato una situazione così? Come se ne esce? “In queste situazioni se ne esce solo con serenità e tranquillità. Tanti giocatori hanno fatto bene, prendiamo quello che abbiamo fatto di buono e togliamo gli errori. L’anno scorso abbiamo fatto un calcio bellissimo, serve maggiore compattezza come abbiamo provato a fare con l’Udinese”.

Si poteva gestire meglio sul 2-0. Perché togliere Duvan?“Abbiamo preso gol su calcio d’angolo, ma c’era anche un rigore netto per noi con la conseguente espulsione di un avversario che avrebbero potuto cambiare la gara, invece è andata a finire diversamente. E’ mancata compattezza, ma abbiamo fatto il 3-2. Dopo il pareggio sono entrati giocatori di qualità e d’equilibrio, ma chi non gioca tanto non può mantenere intensità fino alla fine. Nel finale abbiamo inserito giocatori come Higuain e Insigne per cambiare la gara, ma non è bastato”.

 

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