sabato 27 Luglio 2024
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Festa dei Gigli. La proposta choc: “La processione deve essere aperta dalla barca”


Nola. Non si ferma la voglia di rinnovamento dei maestri di festa della Barca 2024, i quali, dopo aver organizzato una festa all’insegna delle novità, hanno deciso di presentare una proposta destinata a fare discutere, ma sempre all’insegna del culto di San Paolino: l’idea è quella di modificare l’ordine di uscita delle macchine da festa nel pomeriggio della domenica della ballata, facendo aprire la processione proprio alla Barca.
Quest’anno gli organizzatori della Barca si sono fatti affiancare da 31 piccoli maestri di festa: tutti bambini delle elementari. L’idea di modificare l’ordine di partenza dei gigli parte quindi dalle considerazioni sulle condizioni della festa stessa: in buona sostanza oggi i bambini possono partecipare solo alla fase della domenica mattina quando si susseguono le ballate a tempo di musica, prima che il busto argenteo del Santo scenda tra la folla: con lo stesso coraggio che San Paolino ebbe solcando i mari per liberare il suo popolo si fa spazio per infondere la benedizione. Dietro di lui, nell’ordine secolare sfilano le corporazioni: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro e Sarto.
Ma le cose belle finiscono e la manifestazione che si svolge nel pomeriggio/notte mette a dura prova tutti ed in particolare i bambini che quasi sempre (ma quest’anno in particolare) accompagnano la bella Barca, simbolo della festa. La Barca rimane infatti per molte ore lì immobile, in attesa che i primi quattro obelischi inizino la loro processione, mentre con il passar delle ore cala la notte sulla città e come un velo scuro adombra il Santo Protettore. I bambini restano lì fermi a lottare contro la stanchezza, quando invece, mai come quest’anno, dovrebbero farsi portatori di un messaggio nobile da diffondere lungo le strade. I bambini aspettano con la speranza di non crollare mentre dovrebbero dare voce alle loro canzoni e gridare che il futuro di questa splendida Festa possono essere loro, se gli viene data la possibilità di far parte del presente.
La domanda quindi è “semplice”: perché la Barca, simbolo della chiesa e del popolo nolano, oggi è obbligata a muoversi restando al centro degli otto obelischi, come se avesse la necessità di protezione, mentre il vescovo Paolino non ha esitato a prendere i comandi di una barca per andare a liberare il popolo di cui era governatore? Ecco quindi la proposta, solo in apparenza rivoluzionaria, ma di fatto nel solco della tradizione: la Barca, fuori da ogni competizione (giusta o malsana che sia) dovrebbe iniziare la processione del pomeriggio, lungo le strade cittadine, facendo da apripista! L’idea ha tra l’altro il pregio di portare una modifica profonda, ma senza indurre nessun ritardo in una processione che attualmente già richiede fin troppe ore per essere portata a termine.
I maestri di festa di quest’anno quindi non hanno perso tempo: hanno già inviato una lettera con i dettagli dell’idea al vescovo di Nola Francesco Marino, al Sindaco Carlo Buonauro, al presidente della Fondazione festa dei gigli Francesco De Falco, oltre che a tutti gli altri maestri di festa.
“Non si tratta certo di un capriccio – commenta Michele Santonastaso, uno degli organizzatori della Barca 2024 – ma è l’occasione giusta per restituire l’innocenza della Festa ai futuri uomini di questa città. Ciò che chiediamo non è un semplice consenso ma una condivisione del nostro pensiero: lasciamo che la Barca sia la prima ad intraprendere il percorso, che sia lì con un comitato di bambini pronti a cantare contro ogni violenza, guerra o sopruso, fiera di accompagnare il suo Santo intonando le nostre canzoni cariche di messaggi di umanità”.
“La nostra – conclude Lucio Lo Sapio, un altro degli organizzatori – è una richiesta per chiedere a tutti di guardare questa festa con gli occhi innocenti e puri di un bambino. Invitiamo tutti gli addetti ai lavori ad un tavolo di confronto, nella sede che si riterrà più opportuna, sicuri che la collaborazione e lo scambio di opinioni potranno contribuire a riportare la Nostra Festa agli onori che le competono”.

I maestri di festa della
Barca 2024

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